La Proclamazione di
BAHÁ 'U 'LLÁH
ai re e ai governanti del mondo
"L'ora preordinata ai popoli
e alle tribù della terra è giunta"
ROMA 1968
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Edito dalla
CASA UNIVERSALE DI GIUSTIZIA
CENTRO MONDIALE BAHÁ'Í
HAIFA - 1967
Proprietà letteraria riservata
secondo la Convenzione di Berna
Pubblicato dal Comitato Italiano Bahá'í
di Traduzione e Pubblicazione ed approvato
dall'Assemblea Spirituale Nazionale
dei Bahá'í d'Italia
AZIENDE TIPOGRAFICHE EREDI DOTT. G. BARDI - ROMA
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"Noi desideriamo soltanto il bene del mondo e la felicità
align=left>delle nazioni; eppure ci considerano fomentatore
di discordie e di sedizioni . . . Tutte le nazioni
abbraccino la medesima fede e tutti gli uomini
divengano fratelli: tutti i legami d'affetto e d'unione fra
la progenie umana si rafforzino, le diversità di
religione cessino e l'antagonismo di razza svanisca...
che male v'è in ciò?
. . . Eppure tutto ciò avverrà; le lotte infruttuose, le
guerre rovinose svaniranno, e si avrà l'avvento della
'Più Grande Pace' . . . Eppure vediamo i vostri re e capi
sperperare i loro tesori più facilmente in mezzi di
distruzione della razza umana piuttosto che in quelli
che porterebbero alla felicità dell'umanità . . . Le lotte,
lo spargimento di sangue e le discordie dovranno
cessare e tutti gli uomini dovranno vivere come
consanguinei in una sola famiglia. . . Che nessuno si
vanti d'amare il suo paese, si vanti piuttosto di amare il
suo simile . . .”
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INDICE
INTRODUZIONE
………………………………………………9APPELLI AI RE E GOVERNANTI DEL MONDO
………….15Collettivamente
…………………………………………….17 ……………………………………………29Allo Zar Alessandro II
……………………………………..39Alla Regina Vittoria
………………………………………..45Al Kaiser Guglielmo I
……………………………………..51All'Imperatore Francesco Giuseppe
……………………….55Al Sultano ‘Abdu'l-‘Azíz (di Turchia)
…………………….59A Násiri'd-Dín Sháh (Sciah di Persia)
……………………..69Ai Governanti dell'America
size=2>………………………………..75Ai Rappresentanti del Popolo Eletti in ogni terra
………...79APPELLI AI CAPI RELIGIOSI DEL MONDO
……………...83Collettivamente
……………………………………………85Al Papa Pio IX
…………………………………………….95Al Clero e al Popolo di varie religioni
…………………...101IL GRANDE ANNUNZIO ALL'UMANITÀ
………………..121RIFERIMENTI
……………………………………………….1359
INTRODUZIONE
Cento anni fa, Bahá'u'lláh, Fondatore della Fede
Bahá'í, proclamò in chiaro e inconfondibile linguaggio,
ai re e ai governanti del mondo, ai suoi capi religiosi, e
all'umanità in generale, che l'èra lungamente promessa
della pace mondiale e della fratellanza era finalmente
spuntata, e che Egli Stesso era il Portatore del nuovo
messaggio e del nuovo potere provenienti da Dio, che
avrebbero trasformato il sistema predominante di
antagonismo e ostilità esistente fra gli uomini, ed
avrebbero creato lo spirito e la forma del predestinato
ordine mondiale.
In quel tempo lo splendore e il fasto dei monarchi
rifletteva il vasto potere che essi esercitavano, in maggioranza
sotto forma autocratica, su la più gran parte
della terra. Bahá'u'lláh a causa dei Suoi insegnamenti
religiosi, era esule dalla Sua natia Persia e prigioniero
del tirannico potentissimo Sultano dell'impero Ottomano.
In tali circostanze Egli si rivolse ai capi del
mondo; ma le Sue Tavole destinate personalmente ai re
e al Papa, sebbene ad essi consegnate, vennero ignorate
oppure respinte, i loro saggi consigli e i loro severi
ammonimenti furono negletti, e in un caso il portatore
venne crudelmente torturato ed ucciso.
align=left>Bahá'u'lláh, osservando quel vecchio mondo e vedendolo
«alla mercé di governanti così assetati d'orgoglio
che non potevano discernere chiaramente ciò
che era di miglior vantaggio per loro stessi», dichiarò
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che «... la lotta che divide ed affligge la razza umana
align=left>aumenta quotidianamente. Si possono già scorgere i
segni di imminenti agitazioni e di caos, dato che la
situazione generale appare lamentevolmente difettosa».
Pur dipingendo a scure tinte il «divino castigo» che
avrebbe assalito la maggior parte di questi governanti e
inabissato i popoli del mondo, Egli non lasciò alcun
dubbio sul risultato. «Presto» dichiara Egli, «l'ordine
attuale sarà rimosso ed uno nuovo sarà introdotto in
sua vece».
A partire dalla morte di Bahá'u'lláh, avvenuta nel
1892 in Terra Santa, la rimozione del vecchio ordine è
divenuta l'esperienza quotidiana dell'umanità, e non si
scorge alcuna diminuzione di questo processo.
L'essenza dell'Ordine Mondiale di Bahá'u'lláh è la
unità della razza umana: «O voi figli degli uomini»,
scrive Egli, «lo scopo fondamentale che anima la Fede
di Dio e la Sua Religione è di salvaguardare gli
interessi e promuovere l'unità della razza umana . . . »
ed ammonisce: «Il benessere dell'umanità, la sua pace
e sicurezza, sono irraggiungibili a meno che e fintantoché
la sua unità non sia fermamente stabilita ». Il conseguimento
di questa unità è la missione dichiarata di
Bahá'u'lláh e lo scopo di ogni attività Bahá'í. Le sue
linee generali e la sua struttura sono indicati nel seguente
passo degli scritti di Shoghi Effendi, pronipote
di Bahá'u'lláh, e Custode della Fede Bahá'í:
«L'unità della razza umana, così come è stata
align=left>prevista da Bahá'u'lláh, implica la creazione di un
Commonwealth universale entro il quale tutte le
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nazioni, le razze, i credi e le classi siano uniti intimamente
e permanentemente, e nel quale l'autonomia
degli stati membri, la libertà personale, e la iniziativa
degli individui che compongono le nazioni, siano
definitivamente e completamente garantite. Questo
Commonwealth
, per quel che si può concepire,consiste in un corpo legislativo mondiale i cui membri,
- quali fiduciari dell'umanità intera -, avranno il
controllo definitivo di tutte le risorse delle nazioni
componenti, dovranno promulgare le leggi necessarie
per regolare la vita e le relazioni, e soddisfare bisogni
di tutte le razze e di tutti i popoli. Un organo esecutivo
mondiale, sostenuto da un'Armata internazionale,
porterà a compimento le decisioni ed applicherà le
leggi promulgate da detto corpo legislativo mondiale,
garantendo l'unità organica dell'intero Commonwealth.
Un tribunale mondiale giudicherà e pronunzierà i suoi
verdetti finali ed esecutivi per ciascuna e tutte le
dispute che possono sorgere fra gli elementi vari che
costituiscono tale sistema universale. Sarà creato un
meccanismo per regolare le comunicazioni internazionali
dell'intero pianeta, senza limitazioni o restrizioni
nazionali, e funzionante con rapidità sorprendente e
regolarità perfetta. Una metropoli mondiale funzionerà
da centro nervoso di una civiltà mondiale, fòco verso
cui convergeranno le forze unificatrici della vita e dalla
quale si sprigionerà una influenza energetica. Una
lingua mondiale sarà creata o scelta fra le lingue
esistenti, e sarà insegnata in tutte le scuole delle na12
zioni federate, quale ausiliaria della loro lingua madre.
Una scrittura mondiale, una letteratura mondiale, un
sistema uniforme ed universale di valuta, di pesi e di
misure semplificheranno e faciliteranno le relazioni e
gli scambi tra le nazioni e le razze umane. In una tale
società mondiale la scienza e la religione, le due forze
più potenti della vita umana, saranno riconciliate e,
cooperando, si svilupperanno armoniosamente. Con
questo sistema, la stampa, nel dare completa
espressione alle differenti vedute e convinzioni
dell'umanità, cesserà d'essere manipolata maliziosamente
da interessi speciali, siano essi privati o
pubblici, e sarà liberata dalla influenza dei governi e
dei popoli contendenti. Le risorse economiche del
mondo saranno organizzate e le fonti di materie prime
saranno sfruttate ed utilizzate; i mercati saranno
coordinati e sviluppati, e la distribuzione dei prodotti
sarà regolata con equità e giustizia.
Cesseranno le rivalità nazionali, gli odi e gli
intrighi; le animosità razziali ed i pregiudizi saranno
sostituiti dall'amicizia delle razze, dalla comprensione
e dalla cooperazione. Le cause delle lotte religiose
saranno rimosse permanentemente, le barriere
e le restrizioni economiche saranno completamente
abolite e le disordinate differenze di classe saranno
annullate. L'indigenza da una parte e l'immenso
accumulo di beni dall'altra scompariranno. Le immense
align=left>energie, siano esse economiche o politiche,
che sono sperperate e sprecate nelle guerre, saranno
consacrate a utili scopi, quali: l'incremento delle
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invenzioni umane e degli sviluppi tecnici; l'aumento
della produttività della razza umana; l'eliminazione
delle malattie; l'incremento delle ricerche scientifiche;
il miglioramento delle condizioni generali della salute;
l'aguzzamento e l'affinamento della mente umana; lo
sfruttamento delle risorse della terra poco adoperate o
ignorate; il prolungamento della vita umana e lo
incremento di qualsiasi altro mezzo che possa stimolare
la vita intellettuale, morale e spirituale della
intera razza umana.
Un sistema federale mondiale che governi tutta la
terra, esercitando un'autorità indiscutibile sulle sue
inconcepibilmente vaste risorse, fondendo e incorporando
gli ideali dell'Oriente e dell'Occidente,
liberati dal tormento e dalle sofferenze delle guerre e
dedicati allo sfruttamento di tutte le fonti d'energia
esistenti sulla superficie del pianeta; un sistema nel
quale la Forza divenga serva della Giustizia, la cui
esistenza sia sostenuta dal riconoscimento universale
d'un solo Dio e dalla sua fedeltà ad una Rivelazione
unica e comune. Questa è la mèta verso la quale
l'umanità avanza sotto l'impulso della forza unificatrice
della vita ».
Il messaggio di Bahá'u'lláh è un messaggio di speranza,
di amore, di pratica ricostruzione Oggi noi raccogliamo
gli spaventosi risultati del rifiuto opposto dai
nostri antenati al Suo divino richiamo; ma ora vi sono
nuovi governanti, nuovi popoli i quali forse potranno
ascoltare ed evitare o mitigare la gravità della catastrofe
imminente. È con questa speranza, e convinta
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ciò sia suo sacro dovere, che la Casa Universale di
Giustizia - il corpo internazionale che governa la Fede
Bahá'í - proclama nuovamente, con la pubblicazione di
questi passi scelti, l'essenza di quel potente appello di
un secolo fa. Con la stessa speranza e convinzione i
Bahá'í di tutto il mondo faranno del loro meglio,
durante questo periodo centenario, per portare
all'attenzione dei loro contemporanei, la verità redentrice
di questa nuova effusione di guida divina e di
amore. Noi crediamo che non lavoreranno invano.
align=left>Haifa, 1967.
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APPELLI AI RE E AI GOVERNANTI
DEL MONDO
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COLLETTIVAMENTE
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O Re della terra! Colui Che è il Signore sovrano
di tutto è giunto. Il Regno è di Dio, il Protettore
onnipotente, Colui che esiste da Sé. Non adorate altri
che Dio, e con cuori radiosi innalzate i volti al vostro
Signore, il Signore di tutti i nomi. Questa è una Rivelazione
da non paragonarsi in nessun modo ad alcuna
cosa che possiate mai possedere; poteste soltanto comprenderlo.
Vi vediamo rallegrarvi di ciò che avete
accumulato per gli altri e precludervi l'accesso ai
mondi che nulla può enumerare eccetto la Mia Tavola
Custodita. I tesori ammassati vi hanno portati molto
lontano dalla vostra meta finale e ciò mal vi si addice;
poteste soltanto capirlo. Purificate i vostri cuori da
ogni contaminazione terrena e affrettatevi ad entrare
nel Regno del vostro Signore, il Creatore della terra e
del cielo, Che fece tremare il mondo e gemere tutti i
suoi popoli, eccetto quelli che hanno rinunziato a tutto
e si sono attenuti a ciò che ordinò la Tavola Celata..
O Re della terra! La Più Grande Legge è stata
rivelata in questo Luogo di splendore trascendente.
Ogni cosa celata è stata portata alla luce per virtù
dell'Ordinatore Supremo, Colui Che ha introdotto la
Ultima Ora per Cui la Luna si è spaccata e ogni
irrevocabile decreto è stato divulgato.
Non siete che dei vassalli o Re della terra! Colui
Che è il Re dei re è apparso rivestito della Sua più
meravigliosa gloria e vi chiama a Lui, l'Aiuto nel
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Pericolo, Colui che Esiste da Sé. Attenti che l'orgoglio
non vi impedisca di riconoscere la Sorgente della
Rivelazione; che le cose di questo mondo non vi separino
come un velo da Colui Che è il Creatore del cielo.
Levatevi, e servite Colui Che è il Desiderio di tutte le
nazioni, Colui Che con una parola vi ha creati e vi ha
ordinato di essere per sempre gli emblemi della Sua
sovranità.
Per la giustizia di Dio! Non è Nostro desiderio di
mettere le mani sui vostri regni. La Nostra missione è
quella di prendere e possedere i cuori degli uomini. Su
di essi sono fissi gli occhi di Bahá. Ne fa testimonianza
il Regno dei Nomi, oh, se poteste soltanto capirlo.
Chiunque seguirà il suo Signore, rinunzierà al mondo e
a tutto ciò che contiene; quanto più grande, dunque,
deve essere la rinunzia di Colui Che riveste un grado
così augusto! Abbandonate i vostri palazzi e affrettatevi
ad ottenere accesso al Suo Regno. Ciò vi gioverà
invero, tanto in questo mondo quanto in quello a
venire. Questo attesta il Signore del reame superno; oh,
se soltanto lo sapeste.
Quale grande benedizione attenderà il re che si
leverà a servire la Mia Causa nel Mio Regno, che si
allontanerà da tutto fuorché da Me! Un tale re sarà
annoverato fra i compagni dell'Arca Purpurea - la
Arca preparata da Dio per la gente di Bahá. Tutti
dovranno glorificare il suo nome, riverire il suo stadio
ed aiutarlo ad aprire le città con le chiavi del Mio
Nome, il Protettore onnipotente di tutto ciò che risiede
nei regni del visibile e dell'invisibile. Un simile re è
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l'occhio stesso dell'umanità, il diadema risplendente
sulla fronte della creazione, una sorgente di benedizioni
pel mondo intero. Offrite, o genti di Bahá, le
vostre sostanze, anzi, le vostre stesse vite per aiutarlo.
Noi non vi abbiamo chiesto nulla. Per l'amore di
Dio Noi, in verità, vi esortiamo, e saremo pazienti
come siamo stati pazienti in tutto ciò che Ci è accaduto
per opera delle vostre mani, o accolta di re!
O Re della terra! Porgete orecchio alla Voce di Dio,
che chiama da questo sublime Albero carico di
frutti, che è germogliato dalla Collina Cremisi, sulla
sacra Pianura intonando le parole: «Non vi è altro
Dio che Lui, il Possente, il Potentissimo, il Saggio».
…Temete Dio, o accolta di re, e non private voi
stessi di questa sublime grazia. Gettate via, dunque,
le cose che possedete, e aggrappatevi fortemente alla
Salda Impugnatura di Dio, l'Eccelso, il Grande. Volgete
i vostri cuori verso il Volto di Dio, e abbandonate
ciò che i vostri desideri vi hanno imposto di seguire, e
non siate di coloro che periscono. Racconta ad essi, o
Servo, la storia di 'Alí (il Báb), quando Egli venne ad
essi con verità, portando il Suo glorioso e ponderoso
Libro, e tenendo nelle Sue mani una testimonianza e
una prova provenienti da Dio, e santi e benedetti pegni
da Lui. Voi, comunque, o Re, avete mancato di
prestare attenzione al Ricordo di Dio nei Suoi giorni e
di essere guidati alle luci che si levarono e risplendettero
alte al di sopra dell'orizzonte di un fulgente
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Paradiso. Voi non avete esaminata la Sua Causa
quando il farlo sarebbe stato meglio per voi che
possedere tutto ciò su cui brilla il sole, se soltanto lo
comprendeste! Voi rimaneste incuranti fino a che i
teologi di Persia - quei crudeli - pronunziarono
sentenza contro di Lui, e ingiustamente Lo colpirono.
Il Suo spirito ascese a Dio, e gli occhi degli abitanti del
Paradiso e gli angeli che sono a Lui vicino piansero
align=left>amaramente a causa di questa crudeltà. Attenti a non
essere incuranti d'ora innanzi come lo siete stati in
passato. Ritornate dunque a Dio, il vostro Artefice, e
non siate fra coloro che sono disattenti . . .Il Mio volto
è uscito dai veli, e ha riversato il suo splendore su tutto
ciò che vi è in cielo e in terra; eppure, voi non vi siete
vòlti verso di Lui, sebbene siate stati creati per Lui, o
accolta di re! Seguite perciò quello che vi dico, e
ascoltatelo con i vostri cuori, e non siate di coloro che
se ne sono allontanati. Poiché la vostra gloria non
consiste nella vostra sovranità, ma piuttosto nella
vostra vicinanza a Dio e nella vostra osservanza al Suo
comandamento così come è stato inviato nelle Sue
sacre e custodite Tavole. Se uno di voi governasse
sull'intera terra, e su tutto ciò che sta in essa e su di
essa, sui suoi mari, sulle sue terre, le sue montagne
e le sue pianure, e pur non fosse rammentato da
Dio, tutte queste cose non gli sarebbero di
alcun profitto, se soltanto lo sapeste . . . Levatevi,
dunque, e rendete saldi i vostri piedi, fate ammenda per
quello che vi è sfuggito, e volgetevi dunque verso la
Sua santa Corte, sulle sponde del Suo possente
Oceano, così che le perle della sapienza e della sag23
gezza che Dio ha tenuto in serbo nella conchiglia del
Suo radioso cuore, possano essere rivelate a voi . . .
Attenti a non impedire che la brezza Divina aliti sopra
i vostri cuori, la brezza per la quale i cuori di coloro
che si sono vòlti a Lui possono essere vivificati. . .
Attenti a non trattare ingiustamente chi si appella a
voi e si ripara alla vostra ombra. Procedete nel timor di
Dio e siate di coloro che conducono vita pia. Non fate
assegnamento sul vostro potere, sui vostri eserciti e sui
vostri tesori. Riponete tutta la vostra fiducia e la vostra
sicurezza in Dio, Che vi ha creati, e chiedete il Suo
aiuto in tutti i vostri affari. L'aiuto viene soltanto da
Lui. Egli soccorre chi vuole con le schiere dei cieli e
della terra.
Sappiate che i poveri sono il pegno di Dio fra voi.
Vegliate a non tradire la Sua fiducia, a non comportarvi
ingiustamente verso di loro ed a non seguire il
cammino dei perfidi. Voi sarete sicuramente chiamati a
rispondere del Suo pegno il giorno in cui la Bilancia
della Giustizia entrerà in azione, il giorno in cui ad
ognuno sarà dato ciò che gli spetta e saranno pesate le
azioni degli uomini, siano essi ricchi o poveri.
Se non prenderete in considerazione i consigli che
vi abbiamo rivelati in questa Tavola in un linguaggio
impareggiabile ed inequivocabile, il castigo Divino vi
assalirà da ogni parte e sarà pronunziata contro di voi
la sentenza della Sua giustizia. Quel giorno non avrete
nessun potere per resisterGli e riconoscerete la vostra
impotenza. Abbiate pietà di voi stessi e di coloro che
sono sotto di voi. Giudicateli secondo i precetti prescritti
da Dio nella Sua santissima ed eccelsa Tavola in
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cui Egli ha assegnato ad ogni singola cosa ed a tutte, la
misura stabilita, in cui ha dato con precisione la spiegazione
di tutte le cose e che è in Se stessa un monito
per coloro che credono in Lui.
Esaminate la Nostra Causa, chiedete ciò che Ci è
accaduto e decidete secondo giustizia fra Noi e i Nostri
nemici e siate di coloro che agiscono equamente verso
il loro vicino. Se non trattenete la mano dell'oppressore,
se mancate di salvaguardare i diritti degli
oppressi, che diritto avete mai di vantarvi fra gli uomini?
Di che cosa potete giustamente gloriarvi? Siete
orgogliosi di ciò che mangiate e bevete, delle ricchezze
che ammassate nei vostri forzieri, della varietà e del
costo degli ornamenti di cui vi adornate? Se la vera
gloria consistesse nel possesso di cose così periture,
allora la terra che calpestate dovrebbe esercitare un
potere su di voi, perché è proprio essa a fornirvi e a
concedervi queste cose essenziali, per decreto dell'Onnipotente.
Essa contiene nelle sue viscere tutto ciò che
voi possedete secondo quello che Dio ha ordinato. Da
essa, quale segno della Sua misericordia, traete le
vostre ricchezze. Contemplate dunque il vostro stato,
del quale vi gloriate! Poteste soltanto comprenderlo!
No, per Colui Che tiene in pugno il regno dell'intera
creazione! La vostra gloria vera e duratura risiede
soltanto nella vostra salda adesione ai precetti di Dio,
nella osservanza di tutto cuore delle Sue leggi, nella
sincera decisione di vigilare perché esse non restino
inapplicate e nel seguire costantemente la retta via . .
Venti anni sono passati, o Re, durante i quali Noi
abbiamo assaporato ogni giorno l'agonia di una nuova
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tribolazione. Nessuno di coloro che Ci hanno
preceduto ha sopportato ciò che Noi abbiamo
sopportato. Se poteste capirlo! Essi si sono levati
contro di Noi e Ci hanno messo a morte, sparso il
Nostro sangue, depredato le Nostre proprietà e violato
il Nostro onore. Benché foste a conoscenza della
maggior parte delle Nostre pene, pure siete stati
incapaci di fermare la mano dell'aggressore. Non è,
forse, vostro primo dovere, di frenare la tirannia
dell'oppressore e di trattare con equità i vostri sudditi
perché sia pienamente dimostrato a tutta l'umanità il
vostro alto senso di giustizia?
Dio ha posto nelle vostre mani le redini del governo
dei popoli perché possiate governare con giustizia su di
loro, salvaguardare i diritti degli oppressi e punire i
violatori. Se trascurate i doveri che Dio vi ha assegnato
nel Suo Libro i vostri nomi saranno annoverati fra
quelli degli ingiusti ai Suoi occhi. Grande sarà davvero
il vostro errore. Vi attenete a ciò che ha architettato la
vostra fantasia e vi gettate dietro le spalle i
comandamenti di Dio, l'Eccelso, l'Inaccessibile, l'Irresistibile,
l'Onnipotente? Gettate via ciò che possedete
e afferratevi a ciò che Dio vi ha comandato di osservare.
Cercate la Sua grazia poiché chi la cercherà
percorrerà il Suo retto Sentiero . .
Si avvicina il giorno in cui Dio avrà esaltato la
Sua Causa e magnificato la Sua testimonianza agli
occhi di tutti coloro che sono in cielo e tutti quelli
che sono in terra. Poni, in ogni circostanza, tutta la
Tua fiducia nel Tuo Signore, e fissa il Tuo sguardo su
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di Lui, e allontanati da tutti coloro che ripudiano la Sua
verità. Fa che Dio, il Tuo Signore, Ti sia sufficiente
align=left>soccorritore ed aiuto. Noi Ci siamo impegnati ad
assicurare il Tuo trionfo sulla terra e ad esaltare la
Nostra Causa al di sopra di tutti gli uomini, sebbene
non si sia trovato alcun re che abbia vòlto il viso verso
di Te.
O Re della terra! Noi vediamo che aumentate le
spese ogni anno e ne fate sopportare il peso ai vostri
sudditi. Questa è, invero, una assoluta e grande
ingiustizia. Temete i sospiri e le lacrime di quest'Essere
Vilipeso e non imponete oneri eccessivi ai vostri
popoli. Non li derubate per edificarvi dei palazzi; anzi
scegliete per loro ciò che scegliereste per voi stessi. In
tal guisa Noi vi esponiamo quello che vi gioverà, oh,
se soltanto lo capiste! I vostri popoli sono i vostri
tesori. State attenti che il vostro dominio non violi i
comandamenti di Dio e non consegnate in mano dei
ladri coloro che avete in custodia. È grazie ai vostri
popoli che governate, per loro mezzo che esistete, con
il loro aiuto che conquistate. Eppure con quale
disprezzo li guardate. Come è strano, come è
veramente strano!
Ora che avete rifiutato La Più Grande Pace, tenetevi
saldamente a questa, alla Pace Minore, sì che possiate,
almeno in una certa misura, migliorare le vostre
stesse condizioni e quelle dei vostri sudditi.
O Governanti della terra! Riconciliatevi in modo da
non aver più bisogno di armamenti, salvo quelli
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occorrenti a difendere i vostri territori ed i vostri domini.
Attenti a non trascurare il consiglio dell'Onnipotente,
del Fedele.
Siate uniti, o Re della terra! in tal modo si calmerà
la tempesta della discordia fra voi, ed i vostri popoli
troveranno riposo, se siete di coloro che comprendono.
Se uno di voi prendesse le armi contro un altro, insorgete
tutti contro di lui, poiché questa non è altro che
palese giustizia.
L'
UNICO vero Dio, esaltata sia la Sua gloria, hasempre considerato e continuerà a considerare i cuori
degli uomini come Sua esclusiva proprietà. Tutto il
resto, appartenente tanto alla terra che al mare, alla
ricchezza o alla gloria, Egli lo ha donato ai re e governanti
della terra. Dal principio che non ha principio,
innanzi alla Sua Manifestazione è stata issata, in tutto
il suo splendore, l'insegna che proclama: «Egli fa tutto
ciò che vuole». Ciò di cui ha bisogno l'umanità, in
questo giorno, è l'ubbidienza a coloro che detengono
l'autorità ed una fedele adesione alla corda della saggezza.
Gli strumenti essenziali alla immediata protezione,
alla tranquillità e sicurezza della razza umana
sono stati posti nelle mani e giacciono nel pugno dei
governanti della società umana. Questo è il desiderio di
Dio, e il Suo decreto . . . Noi accarezziamo la speranza
che qualcuno dei re della terra si levi, per l'amor di
Dio, per assicurare il trionfo di questa gente vilipesa ed
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oppressa. Questo re sarà eternamente esaltato e glorificato.
Dio ha prescritto a questa gente il dovere di
aiutare chiunque li aiuti, di servire i suoi alti interessi e
dimostrargli lealtà eterna. Coloro che Mi seguono
debbono sforzarsi in ogni circostanza per favorire il
benessere di chiunque si leverà pel trionfo della Mia
Causa e dargli prova in ogni momento di devozione e
di fedeltà. Felice l'uomo che ascolta e mette in pratica
il Mio consiglio. Guai a colui che vien meno all'adempimento
del Mio desiderio.
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A NAPOLEONE III
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O Re di Parigi! Dì ai sacerdoti di non suonare più le
campane. Nel nome di Dio, l'Unico Vero! La più
Potente Campana è apparsa nella forma di Colui Che è
il Più Grande Nome, e le dita del volere del Signore,
l'Eccelso, l'Altissimo, la fanno suonare nel cielo
dell'immortalità, nel Suo nome, il Gloriosissimo. Così i
align=left>potenti versi del Tuo Signore sono nuovamente stati
mandati a te così che tu possa levarti a ricordare Dio, il
Creatore della terra e del cielo, in questi giorni in cui
tutte le tribù della terra hanno fatto lutto, e le
fondamenta delle città hanno tremato, e la polvere
align=left>dell'irreligiosità ha avviluppato tutti gli uomini, eccetto
quelli che Dio, l'Onnisciente, il Saggio, si è compiaciuto
di risparmiare. Dite: Colui Che è 1' Incondizionato
è giunto, nelle nuvole di luce, per poter vivificare
tutte le cose create con la brezza del Suo Nome,
il Misericordiosissimo, e unificare il mondo, e riunire
tutti gli uomini intorno a questa Tavola che è stata
mandata dal cielo. Attenti a non negare il favore di
Dio, dopo che vi è stato concesso. Meglio è questo per
voi di tutto ciò che possedete; poiché ciò che è vostro
perisce, mentre ciò che è di Dio, rimane. Egli, in verità,
ordina ciò che Gli piace. In verità, le brezze del
perdono sono state alitate dal vostro Signore, il Dio di
Misericordia; chiunque si volgerà ad esse sarà purificato
dai suoi peccati, e da tutti i dolori e infermità.
Felice è l'uomo che si è volto ad esse, e male incolga a
colui che se ne è allontanato.
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Se tu volgessi il tuo orecchio interiore a tutte le cose
create, udresti queste parole: «l'Antico dei Giorni è
giunto nella Sua grande gloria»! Ogni cosa celebra la
lode del suo Signore. Alcuni hanno conosciuto Dio e
Lo ricordano; altri Lo ricordano, eppure non Lo conoscono.
Così Noi abbiamo mandato il Nostro decreto
in questa Tavola chiara.
Presta orecchio, o Re, alla Voce che chiama dal
Fuoco che brucia in questo Albero verdeggiante, su
questo Sinai che è stato innalzato al di sopra del Luogo
Sacro, bianco come la neve, oltre la Imperitura Città:
« In verità, non vi è altro Dio che Me, Colui che Sempre
Perdona, il Misericordiosissimo»! Noi, in verità,
abbiamo inviato Colui Che abbiamo aiutato con lo
Spirito Santo (Gesù Cristo) sì che Egli potesse annunciarvi
questa Luce che è brillata dall'orizzonte del
volere del vostro Signore, l'Eccelso, il Gloriosissimo, e
i Cui segni sono stati rivelati in Occidente. Volgete i
visi verso di Lui (Bahá'u'lláh) in questo Giorno che
Dio ha esaltato al di sopra dì tutti gli altri giorni e in
cui il Misericordiosissimo ha riversato lo splendore
della Sua gloria fulgente su tutti coloro che sono in
cielo e tutti coloro che sono in terra. E tu levati a servire
Dio e ad aiutare la Sua Causa. Egli, in verità, ti
assisterà con le schiere del visibile e dell'invisibile, e ti
farà re sopra tutto ciò su cui si leva il sole. Il tuo
Signore, in verità, è il Potentissimo, l'Onnipotente.
Le brezze del Misericordiosissimo hanno alitato
su tutte le cose create; felice, l'uomo che ne ha scoperto
la fragranza, e si è vòlto verso di esse con cuore
sincero. Adorna le tue tempie con l'ornamento del Mio
33
Nome, e la tua lingua col ricordo di Me, e il tuo cuore
coll'amore per Me, l'Onnipotente, l'Altissimo. Noi
abbiamo desiderato per te null'altro che ciò che sarà
per te meglio di tutto quello che possiedi e di tutti i
tesori della terra. Il Tuo Signore, in verità, è il sapiente,
informato di tutto. Levati nel Mio Nome, fra i Miei
servi, e dì: «O voi popoli della terra! Volgetevi verso
Colui Che si è vòlto verso di voi. Egli, in verità, è il
Sembiante di Dio fra voi, e la Sua Testimonianza e la
Sua Guida per voi. Egli è venuto a voi con segni che
nessuno può portare». La Voce del Roveto Ardente si è
levata nell'intimo cuore del mondo, e lo Spirito Santo
chiama forte fra le nazioni: «Ecco! il Desiderato è
giunto con manifesto dominio»!
O Re! Le stelle del cielo della conoscenza sono
cadute, coloro che cercano di stabilire la verità della
Mia Causa per mezzo delle cose che possiedono, e che
fanno menzione di Dio nel Mio Nome. Eppure, quando
venni ad essi nella Mia gloria, essi si volsero altrove.
Essi, invero, sono fra i caduti. Questo è, invero, ciò
che lo Spirito di Dio (Gesù Cristo) ha annunciato
quando venne a voi con verità, Colui col Quale i
dottori Ebrei disputarono, finché all'ultimo essi
perpetrarono cose che fecero lamentare lo Spirito
Santo e scorrere le lacrime di coloro che sono vicini a
Dio...
O Re! Noi udimmo le parole che tu pronunciasti
in risposta allo Zar di Russia, riguardo alla decisione
presa sulla guerra (Guerra di Crimea). Il Tuo
Signore, in verità, sa, ed è informato di tutto. Tu dicesti:
«Giacevo addormentato nel mio letto, quando il
34
grido degli oppressi, che venivano affogati nel Mar
Nero, mi svegliò». Questo è ciò che ti udimmo dire e,
in verità, il tuo Signore è testimone di quello che dico.
Noi facciamo testimonianza che ciò che ti svegliò non
era il loro grido, bensì la sollecitazione delle tue stesse
passioni, perché Noi ti abbiamo provato, e ti abbiamo
trovato manchevole. Comprendi il significato delle mie
parole, e sii di coloro che valutano giustamente. Non è
Nostro desiderio rivolgerti parole di rimprovero, per
riguardo alla dignità che Ti abbiamo conferita in
questa vita mortale. Noi, in verità, abbiamo scelto la
cortesia e fatto di essa il segno che distingue coloro
che sono vicino a Lui. La cortesia è, in verità, un
vestimento che si addice a tutti gli uomini, siano essi
giovani o vecchi. Bene venga a colui che se ne adorna
le tempie e guai a colui che si priva di sì grande dono!
Se tu fossi stato sincero nelle tue parole, non avresti
gettato dietro di te il Libro di Dio, quando ti è stato
inviato da Colui Che è l'Onnipotente, il Saggio. Noi ti
abbiamo provato con esso, e ti abbiamo trovato diverso
da quello che professi di essere. Levati, e fa ammenda
per quello che ti è sfuggito. Fra non molto il mondo e
tutto quello che possiedi perirà, e il regno rimarrà a
Dio, il tuo Signore e Signore dei tuoi antichi padri. Ti
si addice di non condurre i tuoi affari secondo i dettami
dei tuoi desideri. Temi i sospiri di questo Oppresso, e
riparalo dai dardi di coloro che agiscono ingiustamente.
Per quello che tu hai fatto, il tuo regno sarà gettato
nel disordine, e il tuo impero ti sfuggirà dalle
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mani, come punizione per quello che hai operato.
Allora tu saprai come hai chiaramente errato.
Sommosse sconvolgeranno il popolo tutto in quella
terra, a meno che tu non ti levi ad aiutare questa Causa,
e non segua Colui che è lo Spirito di Dio (Gesù Cristo)
in questo Retto Sentiero. La tua pompa ti ha reso
orgoglioso? Per la Mia Vita! Essa non durerà; anzi
presto passerà, a meno che tu non ti tenga fortemente a
questa salda Corda. Vediamo l'umiliazione inseguirti,
mentre sei incurante. Ti si addice, quando udrai Questa
Voce chiamarti dal seggio di gloria, gettare via tutto
quello che possiedi e gridare: « Eccomi, O Signore di
tutto ciò che è in cielo ed in terra! »
O Re! Noi eravamo in Iraq quando venne l'ora della
align=left>partenza; al comando del Re dell’Islam (il Sultano di
Turchia) Noi volgemmo i Nostri passi nella sua
direzione. Al Nostro arrivo Ci accadde per mano dei
malvagi ciò che i libri del mondo non potranno mai
adeguatamente raccontare. Al che gli abitanti del
Paradiso, e coloro che dimorano entro i ritiri di santità,
si lamentarono; eppure i popoli sono avviluppati da un
fitto velo! .
E più doloroso divenne il Nostro tormento di giorno
in giorno, anzi, di ora in ora, fino a che Ci tolsero fuori
dalla Nostra prigione e Ci fecero entrare, con palese
ingiustizia, nella Più Grande Prigione. .
Sappiate in verità che i vostri sudditi sono il pegno
di Dio fra voi. Vegliate, perciò, su di essi come
vegliate su voi stessi. Attenti a non permettere ai lupi
di divenire i pastori del gregge, o a che l'orgoglio e
36
l'alterigia non vi trattengano dal volgervi verso il
povero e l'infelice. Levati nel Mio Nome, al di sopra
dell'orizzonte della rinuncia e volgi, indi, il viso verso
il Regno, al comando del tuo Signore, il Signore della
forza e della potenza!
Adorna il corpo del tuo regno con l'ornamento del
Mio nome e levati ad insegnare la Mia Causa; meglio è
questo per te, di tutto ciò che possiedi. Dio, in tal
modo, esalterà il tuo nome fra tutti i sovrani. Potente è
Lui sopra tutte le cose. Cammina, tu, fra gli uomini nel
nome di Dio e in forza del Suo potere, così che tu
possa manifestare i Suoi segni fra i popoli della terra .
Considerate il mondo come un corpo umano afflitto
da diverse malattie, e la cui guarigione dipende
dall'armonizzarsi di tutti gli elementi che lo compongono.
Raccoglietevi intorno a ciò che abbiamo prescritto
a voi, e non camminate sulle vie di coloro che
creano discordia. Meditate sul mondo e sullo stato dei
suoi abitanti. Colui, per amore del Quale il mondo è
stato chiamato all'esistenza, è stato imprigionato nella
più desolata delle città ('Akká), a causa dì ciò che le
mani dei perversi hanno operato. Dall'orizzonte della
Sua città-prigione Egli invita l'umanità all'Alba di Dio,
l'Eccelso, il Grande. Esulti tu dei tesori che possiedi,
sapendo che essi periranno? Ti rallegri di governare un
palmo di terra, quando l'intero mondo, nella
considerazione della gente di Bahá, vale quanto il nero
dell'occhio di una formica morta? Abbandonalo a
coloro che han posto i loro affetti in esso, e volgiti
a Colui Che è il Desiderio del mondo. Dove sono
align=left>37
andati gli orgogliosi e i loro palazzi? Guarda nelle loro
tombe, sì che tu possa approfittare di questo esempio,
poiché Noi ne abbiamo fatto una lezione per ognuno
che contempli. Se le brezze della Rivelazione ti
afferrassero, tu fuggiresti il mondo, e ti volgeresti al
align=left>Regno, e spenderesti tutto quello che possiedi per
poterti avvicinare a questa sublime Visione.
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39
ALLO ZAR ALESSANDRO II
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O Zar di Russia! Porgi orecchio alla voce di Dio, il
Re, il Santo, e volgiti al Paradiso, il Luogo in cui
dimora Colui Che fra le Schiere Celesti reca i più
eccellenti titoli, e Che, nel regno della creazione, è
chiamato col nome di Dio, il Radioso, il Gloriosissimo.
Attento a che le tue passioni non ti impediscano dal
volgerti verso il Sembiante del tuo Signore, il
Compassionevole, il Misericordiosissimo. Noi, in
verità, abbiamo udito le cose per le quali hai supplicato
il tuo Signore, mentre segretamente comunicavi con
Lui. Perciò le brezze della Mia amorosa benevolenza
hanno alitato, e il mare della Mia misericordia si è
gonfiato e Noi ti abbiamo risposto, in verità. Il tuo
Signore, invero, è Colui che Tutto Conosce, il Saggio.
Mentre giacevo incatenato e in ceppi in prigione, uno
dei tuoi ministri Mi ha porto il suo aiuto. Per questo,
Dio ha ordinato per te un rango che la sapienza di
nessuno può comprendere, tranne la Sua sapienza. Attento
a non barattare con altri questo sublime rango. . .
Attento a che la tua sovranità non ti trattenga
da Colui Che è il Supremo Sovrano. Egli, in verità,
è venuto con il Suo Regno e tutti gli atomi gridano
forte: «Ecco! Il Signore è venuto nella Sua grande
maestà! » Colui Che è il Padre è venuto, e il Figlio
(Gesù), nella santa valle chiama: « Eccomi, eccomi,
O Signore, Mio Dio! » mentre il Sinai circola intorno
alla Casa, e il Roveto Ardente chiama forte: «Il Munifico
è giunto sopra le nuvole! Benedetto è colui che
si avvicina a Lui, e male incolga a coloro che restan
42
lontani».
Levati, fra gli uomini, nel nome di questa Causa
soggiogatrice e invita le nazioni a Dio, l'Eccelso, il
Grande. Non essere di coloro che chiamarono Dio con
uno dei Suoi nomi, ma che, quando Colui Che è lo
Oggetto di tutti i nomi apparve, Lo negarono e si
allontanarono da Lui e, alla fine, pronunziarono sentenza
contro di Lui con manifesta ingiustizia. Considera
e richiama alla mente i giorni in cui lo Spirito di
Dio (Gesù) apparve, ed Erode pronunziò giudizio
contro di Lui. Dio, comunque, Lo aiutò con le schiere
invisibili e Lo protesse con verità, e Lo inviò in una
altra terra, secondo la Sua promessa. Egli, in verità,
ordina quel che Gli piace. Il Tuo Signore veramente
preserva chiunque Egli vuole, sia egli in mezzo ai mari
o nelle spire del serpente, o sotto la spada dello
oppressore . . .
Io dico ancora: Ascolta la Mia Voce che chiama
dalla Mia prigione così che possa renderti edotto delle
cose che sono accadute alla Mia Bellezza, per mano
di coloro che sono le manifestazioni della Mia gloria,
e sì che tu possa comprendere quanto grande è stata
la mia pazienza, malgrado la Mia potenza, e quanto
immensa la Mia tolleranza, malgrado il Mio potere.
Per la Mia Vita! Se tu potessi soltanto conoscere le
cose rivelate dalla Mia Penna, e scoprire i tesori della
Mia Causa, e le perle dei Miei Misteri che giacciono
celate nei mari dei Miei nomi e nei calici delle Mie
parole, tu, nel tuo amore per il Mio nome, e nel desiderio
per il Mio glorioso e sublime Regno, offriresti
43
la vita sul Mio sentiero. Sappi che sebbene il Mio
corpo sia sotto le spade dei Miei avversari, e le Mie
membra siano oppresse da incalcolabili afflizioni, pure
il Mio spirito è ricolmo di una felicità con la quale tutte
le gioie della terra non potranno mai paragonarsi.
Volgi il tuo cuore verso Colui Che è il Punto di
adorazione del mondo e dì: O popoli della terra! Avete
voi negato Colui sul Cui sentiero soffrì il martirio
Quello Che venne con la verità, recando l'annuncio del
vostro Signore, l'Eccelso, il Grande? Dite: Questo è un
Annunzio del quale i cuori dei Profeti e dei Messaggeri
hanno gioito. Questi è Colui Che il cuore del mondo
ricorda e Che è promesso nei Libri di Dio, il Potente, il
Saggio. Le mani dei Messaggeri erano, nel loro
desiderio di incontrarmi, levate in alto verso Dio,
l'Onnipotente, il Glorificato . . . Alcuni si sono
lamentati nella loro separazione da Me, altri soffrirono
avversità sul Mio sentiero, e altri ancora offrirono le
loro vite per amore della Mia Bellezza, se soltanto
poteste saperlo. Dite: Io, in verità, non ho cercato di
esaltare la Mia persona, ma piuttosto Dio Stesso, se
siete di coloro che giudicano rettamente. Null'altro può
essere visto in Me tranne Dio e la Sua Causa, se
poteste soltanto comprenderlo. Io sono Colui che la
lingua di Isaia ha celebrato, Colui del Cui nome sia la
Torah che il Vangelo furono adornati . . . Benedetto
sia il re la cui sovranità non lo ha trattenuto dal suo
Sovrano, e che si è volto a Dio col suo cuore. Egli,
in verità, è annoverato fra coloro che sono giunti a
ciò che Dio, l'Onnipotente, il Saggio, ha voluto. Fra
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non molto un tale re sarà annoverato fra i monarchi dei
reami del Regno. Il tuo Signore è, in verità, potente
sopra tutte le cose. Egli dà ciò che vuole a chiunque
Egli voglia, e trattiene quello che Gli piace da chiunque
Gli piaccia. Egli, in verità, è il Potentissimo, lo
Onnipotente.
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ALLA REGINA VITTORIA
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47
O Regina di Londra! Porgi il tuo orecchio alla voce
del tuo Signore, il Signore di tutta l'umanità, che
chiama dal Divino Albero di Loto: In verità non vi è
altri Dio che Me, l'Onnipotente, il Saggio! Getta via
tutto ciò che vi è sulla terra, e adorna la testa del tuo
reame con la corona del ricordo del tuo Signore, il
Gloriosissimo. Egli, in verità, è venuto al mondo nella
Sua più grande gloria, e tutto ciò che è stato
menzionato nel Vangelo è stato adempiuto. La terra di
Siria è stata onorata dalle orme del suo Signore, il
Signore di tutti gli uomini e Nord e Sud sono entrambi
align=left>inebriati del vino della Sua presenza. Benedetto è
l'uomo che ha aspirato la fragranza del
Misericordiosissimo, e si è volto verso il Luogo della
Alba della Sua Bellezza, in questa risplendente Aurora.
La Moschea di Aqsá vibra per le brezze del suo
Signore, il Gloriosissimo, mentre Bathá (La Mecca)
trema alla voce di Dio, l'Eccelso, l'Altissimo. Al che
ogni singola pietra di esse celebra la lode del Signore,
per mezzo di questo Grande Nome.
Metti da parte le tue passioni, e volgi il tuo cuore
verso il tuo Signore, l'Antico dei Giorni. Noi facciamo
menzione di te per l'amore di Dio, e desideriamo che il
tuo nome sia esaltato, per la tua rimembranza di Dio, il
Creatore della terra e del cielo. Egli, in verità, è
testimone di quello che dico. Noi siamo stati informati
che tu hai proibito la tratta degli schiavi, sia uomini
che donne. Questo, in verità, è ciò che Dio ha comandato
in questa meravigliosa Rivelazione. Dio ha, in
48
verità, destinato per te una ricompensa, per questo.
Egli, in verità, pagherà a chi opera il bene la sua giusta
ricompensa, se tu segui quello che è stato mandato a te
da Colui Che è l'Onnisciente, Colui che di Tutto è
Informato. In quanto a colui che si è vòlto altrove, che
si è gonfiato d'orgoglio, dopo che i chiari segni sono
venuti a lui, dal Rivelatore dei segni, Dio annullerà le
sue opere. Egli, in verità, ha potere su tutte le cose. Le
azioni degli uomini sono accettabili solo dopo il loro
riconoscimento (della Manifestazione). Colui che si è
allontanato dall'Unico Vero è invero la più velata fra le
Sue creature. Così è stato decretato da Colui Che è
l'Onnipotente, il Potentissimo.
Noi abbiamo anche sentito che tu hai affidato le
redini del consiglio nelle mani dei rappresentanti del
popolo. Tu, invero, hai fatto bene, perché con questo le
fondamenta dell'edificio dei tuoi affari saranno
rafforzate, e i cuori di tutti coloro che sono sotto la tua
ombra, sia alti sia umili, saranno tranquillizzati. Si
addice loro, comunque, di essere sinceri fra i Suoi
servi, e di considerare se stessi come i rappresentanti di
tutti coloro che dimorano sulla terra. Questo è ciò che
consiglia loro, in questa Tavola, Colui Che è il
Sovrano, il Saggio. . . Benedetto sia colui che entra
nell'assemblea per amore di Dio, e giudica fra gli uomini
con giustizia pura. Egli, invero, è fra i fortunati . .
Volgiti a Dio e dì: O mio Sovrano Signore! Non
sono che un Tuo vassallo, e Tu sei, invero, il Re dei
Re. Ho levato le mie supplici mani al cielo della Tua
grazia e delle Tue munificenze. Manda dunque, su di
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me, dalle nubi della Tua generosità, ciò che mi libererà
da tutto salvo che da Te, e mi avvicinerà a Te. Io
align=left>T'imploro, o mio Signore, per il Tuo nome, di cui Tu
hai fatto il re dei nomi, e la manifestazione di Te
Stesso per tutti coloro che sono in cielo e in terra, di
strappare i veli che si sono frapposti fra me e il mio
riconoscimento dell'Alba dei Tuoi segni e della Sorgente
Mattutina della Tua Rivelazione. Tu sei, in
verità, l'Onnipotente, il Potentissimo, il Munifico. Non
mi privare, o mio Signore, delle fragranze del Manto
della Tua misericordia nei Tuoi giorni, e scrivi per me
quello che Tu hai scritto per le Tue ancelle che hanno
creduto in Te e nei Tuoi segni, ed hanno riconosciuto
Te, e hanno volto i loro cuori verso l'orizzonte della
Tua Causa. Tu sei in verità il Signore dei mondi, e, di
coloro che mostrano misericordia, sei il Più Misericordioso,
Assistimi, dunque, o Dio, a ricordarTi fra le
Tue ancelle, e ad aiutare la Tua Causa nelle Tue terre.
Accetta, dunque, ciò che mi è sfuggito quando irraggiò
la luce del Tuo sembiante. Tu, invero, hai potere su
tutte le cose. Gloria sia a Te, o Tu nelle Cui mani è il
regno dei cieli e della terra.
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AL KAISER GUGLIELMO I
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O Re di Berlino! Porgi orecchio alla Voce che chiama
da questo Tempio palese; in verità, non vi è altro
Dio che Me, l'Imperituro, l'Impareggiabile, l’Antico
dei Giorni. Fa attenzione che l'orgoglio non ti
impedisca di riconoscere la Sorgente Mattutina della
Divina Rivelazione; che i desideri terreni non ti separino,
come con un velo, dal Signore del Trono in alto e
della terra quaggiù. Così ti consiglia la Penna dello
Altissimo. Egli, in verità, è il Graziosissimo, il Munifico.
Ricordi tu colui il cui potere trascendeva il tuo
potere (Napoleone III), e il cui rango superava il tuo
rango? Dove è egli? Dove sono andate le cose che possedeva?
Accogli l'avvertimento, e non essere di quelli
che sono profondamente addormentati. Fu lui che gettò
la Tavola di Dio dietro di sé, quando gli facemmo
sapere ciò che le schiere della tirannia Ci avevano fatto
soffrire. Al che, disgrazie lo assalirono da ogni parte,
ed egli cadde nella polvere in grande perdita. Medita
profondamente, o Re, su di lui, e su coloro che, come
te, hanno conquistato città e governato uomini. Il
Misericordiosissimo li trasse giù dai loro palazzi, alle
loro tombe. Sii avvertito, sii di coloro che riflettono . . .
O rive del Reno! Vi abbiamo viste coperte di grumi di
sangue, poiché le spade del castigo sono state sguainate
contro di voi; e voi ne avrete per ancora una volta.
E udiamo i lamenti di Berlino, sebbene essa sia oggi in
evidente gloria.
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align=left>ALL’IMPERATORE
FRANCESCO GIUSEPPE
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O Imperatore d'Austria! Colui che è la Sorgente
Mattutina della Luce di Dio, dimorava nella prigione di
'Akká, al tempo in cui tu ti recasti a visitare la
Moschea Aqsá (Gerusalemme). Tu Gli passasti vicino,
e non indagasti su di Lui, Lui per il Quale ogni casa è
esaltata e ogni eccelso portale è disserrato. Noi, invero,
abbiamo fatto di essa (Gerusalemme) un luogo verso
cui il mondo deve volgersi, così che essi possano
ricordarMi, eppure tu hai respinto Colui Che è
l'Oggetto di questo ricordo, quando è apparso con il
Regno di Dio, il tuo Signore, e Signore dei mondi. Noi
siamo stati con te in ogni momento, e ti abbiamo
trovato aggrappato al Ramo e incurante della Radice. Il
Tuo Signore, in verità, è testimone di quanto dico. Noi
Ci addolorammo nel vederti circolare venerabondo
intorno al Nostro Nome, mentre eri inconscio di Noi,
sebbene Noi fossimo dinanzi al tuo viso. Apri gli
occhi, sì che tu possa contemplare questa gloriosa
Visione, e riconoscere Colui che tu invochi di giorno e
di notte, e rimirare la Luce che risplende al di sopra di
questo luminoso Orizzonte.
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AL SULTANO ‘ABDU’L-‘AZÍZ
( di Turchia )
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Ascolta, o Re, le parole di Colui che dice la verità,
Colui che non ti chiede di ricompensarlo con le cose
che Dio ha voluto concederti, Colui Che percorre senza
errare il retto Sentiero. È Lui Che ti chiama a Dio, il
tuo Signore, Che ti mostra la via giusta, il cammino
che mena alla vera felicità, acciocché tu possa essere di
quelli che saranno beati.
Attento, o Re, non circondarti di quei ministri che
seguono l'impulso degli istinti corrotti, e si sono gettati
dietro le spalle ciò che è stato affidato nelle loro mani,
e tradiscono apertamente la tua fiducia. Sii generoso
con gli altri come Dio è stato generoso con te, e non
abbandonare gli interessi del tuo popolo alla mercé di
tali ministri. Non perdere il timor di Dio e sii di coloro
che agiscono con rettitudine. Circondati di quei
ministri da cui puoi aspirare la fragranza della fede e
della giustizia, consultati e scegli ciò che ti appare
migliore, e sii di coloro che si comportano generosamente.
Sappi per certo che chi non crede in Dio non è
degno di fede né è veritiero. Questa è invero la verità,
la verità indiscutibile. Chi agirà insidiosamente verso
Dio agirà anche slealmente verso il suo re. Nulla al
mondo può distogliere dal male un tale individuo, nulla
può impedirgli di tradire il suo prossimo, nulla può
indurlo a camminare nella rettitudine.
Abbi cura di non affidare le redini degli affari
del tuo stato nelle mani di altri, di non porre fiducia
nei ministri immeritevoli di tale fiducia e di non
62
essere di quelli che vivono nell'accidia. Evita coloro i
cui cuori si sono allontanati da te, non porre in essi la
tua fiducia e non affidar loro i tuoi affari né gli affari di
coloro che professano la tua fede. Attento a non permettere
al lupo di diventare il pastore del gregge di Dio
e di non abbandonare alla mercé dei maligni le sorti
dei Suoi amati. Non aspettarti che coloro che violano i
comandamenti di Dio siano degni di fiducia o sinceri
nella fede che professano. Evitali e sta in guardia che i
loro espedienti e la loro malvagità non ti nuocciano.
Allontanati da loro e fissa lo sguardo su Dio, il tuo
Signore, il Gloriosissimo, il Munifico. Chi si dona
completamente a Dio, Dio sarà sicuramente con lui; e
colui che pone la sua intera fiducia in Dio, avrà Dio
che lo proteggerà, invero, da ogni male e lo preserverà
dalla malvagità dì ogni cattivo sobillatore.
Se tu porgessi orecchio alle Mie parole e osservassi
il Mio consiglio, Dio ti innalzerebbe a una posizione
così eminente che nessuna macchinazione umana su
tutta la terra, potrebbe toccarti o nuocerti. Osserva, o
Re, dall'intimo del tuo cuore e con tutto il tuo essere i
precetti di Dio e non calcare le vie dell'oppressore.
Afferra e tieni saldamente nella stretta del tuo potere le
align=left>redini degli affari del tuo popolo ed esamina personalmente
tutto ciò che lo concerne. Che nulla ti sfugga,
poiché in ciò risiede il bene migliore.
Rendi grazie a Dio per averti prescelto fra tutti,
di averti fatto re di coloro che professano la tua fede.
Ben ti si addice di apprezzare i doni meravigliosi di
cui Dio ti ha favorito e di magnificare continuamente il
63
Suo nome. Potrai lodarLo nel miglior modo se amerai i
Suoi diletti e salvaguarderai e proteggerai i Suoi servi
dalla malvagità dei perfidi, in modo che nessuno più li
opprima. Dovresti ancora levarti a sancire fra loro la
legge di Dio, per far parte del numero di coloro che
aderiscono saldamente alla Sua legge.
Se tu facessi fluire le acque dei fiumi di giustizia fra
i tuoi sudditi, Dio ti assisterebbe sicuramente con le
schiere dell'invisibile e del visibile e ti sosterrebbe nei
tuoi affari. Non v'è altro Dio che Lui. La creazione
intera ed il suo impero sono Suoi. A Lui ritornano le
opere dei fedeli.
Non fare assegnamento sui tuoi tesori. Poni tutta la
tua fiducia nella grazia di Dio, il tuo Signore. Che Egli
sia il tuo confidente in tutto ciò che fai, e tu sii di
coloro che si sottomettono alla Sua volontà. Che Egli
sia il tuo aiuto e ti arricchisca dei Suoi tesori, poiché
Suoi sono i tesori del cielo e della terra. Egli li dona a
chi vuole e a chi vuole li rifiuta. Non v'è altro Dio che
Lui, il Possessore di tutto, il Lodatissimo. Tutti sono
poveri alla porta della Sua misericordia; tutti sono
impotenti innanzi alla rivelazione della Sua sovranità
ed implorano i Suoi favori.
Non oltrepassare i limiti della moderazione e tratta
giustamente coloro che ti servono. Concedi loro ciò
che richiedono le loro necessità e non in misura da
permettere loro di accumulare ricchezze per se stessi,
di abbigliarsi con fasto, di abbellire le loro case, di
acquistare ciò che non sarà loro di giovamento e li
potrà far annoverare fra i prodighi. Agisci con rigorosa
64
giustizia in modo che nessuno di loro soffra per bisogno
o sia saziato sontuosamente. Questa è evidente
giustizia.
Non permettere all'abietto di governare e dominare
coloro che sono nobili e degni d'onore e non lasciare
che i magnanimi siano alla mercé di individui spregevoli
ed insignificanti, poiché questo è ciò che Noi
abbiamo notato al Nostro arrivo nella Città (Costantinopoli)
e di ciò facciamo testimonianza. Fra i suoi
abitanti trovammo alcuni in possesso di fortune colossali,
che vivevano in mezzo ad eccessive ricchezze,
mentre altri versavano in tremende necessità ed in
abietta povertà. Ciò non si confà alla tua sovranità ed è
indegno del tuo rango.
Accetta il Mio consiglio e sforzati di governare con
equità, sì che Dio esalti il tuo nome e diffonda la fama
della tua giustizia in tutto il mondo. Attento a non
rendere potenti i tuoi ministri a spese dei tuoi sudditi.
Temi i sospiri dei poveri e dei giusti che ad ogni
sorgere del dì lamentano la propria sorte, e sii per loro
un sovrano benevolo. Essi, in verità, sono i tuoi tesori
sulla terra. A te quindi il compito dì salvaguardare i
tuoi tesori dagli assalti di coloro che desiderano
derubarti. Informati dei loro affari ed accertati ogni
anno, anzi, ogni mese, delle loro condizioni e non
essere di coloro che sono incuranti dei loro doveri.
Richiama alla tua visione l'infallibile Bilancia di
Dio e come se fossi in Sua Presenza pesa su quella
Bilancia le tue azioni giornaliere, ogni momento della
tua vita. Fai un esame di coscienza prima che tu sia
65
chiamato alla resa dei conti, nel Giorno in cui nessuno
avrà la forza di resistere per timore di Dio, il Giorno in
cui i cuori degli ignavi tremeranno.
Conviene ad ogni sovrano di essere munifico come
il sole che aiuta a far crescere tutti gli esseri dando a
ciascuno quello che gli è dovuto, ed i cui benefici non
sono ad esso inerenti ma sono concessi da Colui Che è
il Più Possente l'Onnipotente. Il re dovrebbe, nella sua
misericordia, essere generoso e munifico come le nubi
che riversano sopra ogni terra la piena dei loro doni per
ordine di Colui Che è il Supremo Ordinatore,
l'Onnisciente.
Abbi cura di non affidare i tuoi affari di stato completamente
in mano altrui. Nessuno meglio di te può
compiere tale funzione. In tal guisa Noi ti rendiamo
chiare le Nostre parole di saggezza e facciamo discendere
su di te ciò che può farti passare dalla mano sinistra
dell'oppressione alla mano destra della giustizia, e
avvicinarti all'oceano risplendente dei Suoi favori.
Questo è il sentiero che hanno calcato i re che ti hanno
preceduto, coloro che agirono equamente verso i loro
sudditi e percorsero il cammino della incorruttibile
giustizia.
Tu sei l'ombra di Dio sulla terra. Sfòrzati, perciò,
di comportarti nel modo che si conviene ad un rango
così eminente ed augusto. Se ti allontani dal seguire
ciò che Noi abbiamo fatto discendere su di te e ti abbiamo
insegnato, ti priverai di quel grande ed inestimabile
onore. Ritorna dunque a Dio e avvinghiati
66
interamente a Lui, purifica il cuore dal mondo e dalle
sue vanità e non permettere che l'amore per altri estranei
vi entri e vi dimori. Finché non ti sarai purificato il
cuore da ogni traccia di un simile amore lo splendore
della luce di Dio non potrà diffondere su di esso il suo
fulgore, poiché Dio non ha dato a nessuno più di un
cuore. Così, invero, è stato decretato e scritto nel Suo
Libro antico. E poiché il cuore umano, così com'è stato
forgiato da Dio, è uno e indivisibile, ti conviene di
vigilare che il suo affetto sia pure uno ed indivisibile.
Attaccati, perciò, con tutto l'affetto del tuo cuore,
all'amore per Lui e distaccalo dall'amore per qualsiasi
altro che non sia Lui, perché Egli possa aiutarti ad
immergerti nell'oceano della Sua unità e divenire un
verace sostenitore della Sua unicità. Dio mi è testimone.
Il Mio unico scopo nel rivelarti queste parole è
quello di purificarti dalle cose transitorie della terra e
align=left>di aiutarti ad entrare nel regno della gloria eterna,
perché, per concessione Divina, tu sia di coloro che vi
dimorano e vi governano...
Il tuo orecchio accolga, o Re, le parole che ti
abbiamo indirizzato. Che gli oppressori desistano dalla
loro tirannia e gli artefici dell'ingiustizia siano separati
da coloro che professano la tua fede. Per la giustizia di
Dio! Sono tali le tribolazioni che abbiamo sofferto che
nessuna penna, nel descriverle, può a meno di essere
sopraffatta dall'angoscia. Nessuno di coloro che veramente
credono e sostengono l'unità di Dio può sopportarne
il racconto. Così grandi sono state le Nostre
sofferenze che financo gli occhi dei Nostri nemici
67
hanno versato lacrime per Noi, e, oltre a loro, quelli di
ogni persona dotata di discernimento. E siamo stati
soggetti a tutte queste prove ad onta del Nostro intento
di avvicinarCi a te e di avere invitata la gente a
schierarsi sotto la tua ombra perché tu divenissi una
fortezza per coloro che credono e sostengono l'unità di
Dio.
Ti ho mai disobbedito, o Re? Ho mai trasgredito ad
alcuna delle tue leggi? Forse che alcuno dei ministri
che ti rappresentavano in Iraq può dimostrare la Mia
slealtà verso di te? No: in nome di Colui Che è il
Signore di tutti i mondi! Neppure per un breve attimo
Ci siamo ribellati a te od a qualcuno dei tuoi ministri.
Mai, a Dio piacendo, Ci ribelleremo a te, anche se
sottoposti a prove molto più dure di quelle sofferte in
passato.
Giorno e notte, sera e mattina, Noi preghiamo Dio
per te, perché ti aiuti benevolmente ad ubbidirGli e ad
osservare la Sua legge, perché ti protegga dalle schiere
dei malvagi. Fa perciò come ti aggrada e trattaCi come
si addice al tuo grado e si confà alla tua sovranità. Non
dimenticare la legge di Dio in ogni cosa che desideri
ottenere, adesso e nei giorni a venire.
Dì: Lode a Dio il Signore di tutti i mondi!
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69
A NÁSIRI’D-DÍN SHÁH
( Sciah di Persia )
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71
O Re! Io non ero che un uomo come gli altri addormentato
sul Mio giaciglio, quando ecco, le brezze
del Gloriosissimo furono alitate su di Me, e Mi
insegnarono la sapienza di tutto ciò che è stato. Questo
non procede da Me, ma da Colui Che è l'Onnipotente e
il Saggio. Ed Egli M'ingiunse di levare la Mia voce fra
la terra e il cielo, e a causa di ciò Mi accaddero cose
che fecero scorrere lacrime ad ogni uomo di
discernimento. Io non ho studiato le discipline correnti
fra gli uomini; non sono entrato nelle loro scuole.
Chiedi, nella città in cui ho dimorato, acciocché tu
possa ben assicurarti che Io non sono di coloro che
mentiscono. Questa non è che una foglia mossa dai
venti della volontà del tuo Signore, l'Onnipotente, il
Lodatissimo. Può essa star ferma quando soffiano i
venti tempestosi? No, per Colui Che è il Signore dei
Nomi e degli Attributi! Essi la muovono a loro piacimento.
Ciò che è perituro è un nulla, al cospetto del
Sempiterno. I Suoi appelli soggiogatori Mi hanno
raggiunto inducendomi a far le Sue lodi fra tutte le
genti. Io ero, infatti, come un morto quando il Suo
comando fu pronunziato. La mano della volontà del
tuo Signore, il Compassionevole, il Clemente, Mi ha
trasformato. Potrebbe qualcuno esprimere a suo nome
cose per cui tutti gli uomini, siano essi umili o potenti,
lo perseguiteranno? No, per Colui Che insegnò alla
Penna gli eterni misteri; nessuno può farlo eccetto
colui che è stato fortificato dalla grazia dell'Onnipotente,
del Forte. La Penna dell'Altissimo si rivolge a
72
Me dicendo: Non temere. Narra a Sua Maestà lo Sháh
quello che Ti è accaduto. Il suo cuore, in verità, è fra le
mani del Tuo Signore, il Dio di Misericordia, sì che
per avventura il sole della giustizia e della munificenza
possa brillare al di sopra dell'orizzonte del suo cuore.
Così il decreto è stato irrevocabilmente fissato da
Colui Che è l'Onnisciente.
Guarda questo Giovane, o Re, con occhi di
giustizia; giudica tu dunque, con verità, riguardo a ciò
che Gli è accaduto. Per la verità, Dio ha fatto di te la
Sua ombra fra gli uomini, e il segno del Suo potere per
tutti quelli che dimorano in terra. Giudica tu fra Noi e
quelli che Ci hanno fatto torto senza prova e senza un
Libro chiarificatore. Quelli che ti circondano, ti amano
per amore di loro stessi, mentre questo Giovane ti ama
per te stesso e non ha altro desiderio eccetto quello di
attrarti vicino al seggio della grazia, e di volgerti verso
la mano destra della giustizia. Il Tuo Signore reca
testimonianza di quello che io dichiaro.
O Re! Se dovessi porgere orecchio allo scricchiolio
della Penna della Gloria, e al tubare della Colomba
dell'Eternità che, sui rami dell'Albero di Loto oltre il
quale non si passa, pronuncia le lodi di Dio, l'Artefice
di tutti i nomi e Creatore della terra e del cielo, tu
giungeresti ad un rango dal quale contempleresti nel
mondo dell'essere, null'altro che il fulgore dello
Adorato e considereresti la sovranità come la più
disprezzabile delle tue proprietà, abbandonandola a
chiunque possa desiderarla, e volgendo il viso verso
l'Orizzonte incandescente della luce del Suo sembiante.
Né saresti tu mai desideroso di portare il peso del do73
minio salvo che allo scopo di aiutare il tuo Signore,
l'Eccelso, l'Altissimo. Allora le Schiere Celesti ti benedirebbero.
Oh, quanto eccellente è questo sublime
rango, se tu potessi ascendervi per mezzo del potere di
una sovranità riconosciuta derivante dal Nome di Dio!
O Re del secolo! Gli occhi di questi rifugiati sono
fissati e rivolti verso la misericordia del Misericordiosissimo.
Non vi è dubbio alcuno che queste tribolazioni
saranno seguite dall'effusione di una suprema misericordia,
e a queste terribili avversità succederà una
prosperità traboccante. Noi nutriamo speranza, comunque,
che Sua Maestà lo Sháh esaminerà personalmente
queste cose e recherà speranza ai cuori. Ciò che
abbiamo sottoposto alla tua Maestà è invero per il tuo
più grande bene. E Dio, in verità, Mi è sufficiente
testimone .
Oh, se tu volessi permettere a Me, o Sháh di mandarti
ciò che rallegra gli occhi e tranquillizza le anime,
e convince ogni persona equa che in Lui vi è la
conoscenza del Libro. . . Se non fosse stato per il
ripudio degli sciocchi e la connivenza dei teologi, io
avrei pronunziato un discorso che avrebbe scosso e
rapito i cuori fino ad un reame nel mormorio delle cui
brezze possono udirsi queste parole: «Non vi è altro
Dio che Lui»! . .
Io ho visto, o Sháh, sul sentiero di Dio ciò che
occhio mai ha visto né orecchio mai udito... Quanto
numerose le tribolazioni che sono piovute, e ancora
presto pioveranno, su di Me! Io avanzo con il viso
rivolto verso Colui Che è l'Onnipotente, il
74
Generosissimo, mentre dietro di Me striscia il serpente.
I Miei occhi hanno pianto lacrime fino al punto che il
mio giaciglio ne è imbevuto. Io non Mi addoloro per
Me Stesso, comunque. Nel nome di Dio! Il Mio capo
anela ad essere trafitto dalle lance nell'amore per il suo
Signore. Non sono mai passato accanto ad un albero
senza che il Mio cuore gli si rivolgesse dicendo: «Oh
potessi tu essere tagliato in Mio nome, e il Mio corpo
potesse essere crocifisso su di te, sul sentiero del Mio
Signore!...». Nel nome di Dio! Sebbene la stanchezza
Mi renda debole, e la fame Mi consumi, e la nuda
roccia sia il mio letto, e Miei compagni siano le fiere
dei campi, Io non mi lamenterò, ma sopporterò
pazientemente, come coloro dotati di costanza e
fermezza hanno sopportato pazientemente, per mezzo
del potere di Dio, il Re Eterno e Creatore delle nazioni,
e renderò grazie in tutte le condizioni. Noi preghiamo
che, con la Sua munificenza - glorificato Egli sia - Egli
possa liberare, per mezzo di questa prigionia, il collo
degli uomini dalle catene e dai ceppi, e far sì che essi si
volgano, con volti sinceri verso il Suo Sembiante che è
il Possente, il Generosissimo. Ché Egli è pronto a
rispondere a chiunque Lo chiami, ed e vicino a coloro
che sono in comunione con Lui.
75
AI GOVERNANTI DELL’AMERICA
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Porgete orecchio, o Governanti dell'America e Presidenti
delle Repubbliche americane, a ciò che la
Colomba canta sul Ramo dell'Eternità: Non vi è altro
Dio che Me, l'Eterno, il Perdonatore, il Munifico.
Adornate le tempie del dominio con l'ornamento della
giustizia e del timor di Dio, e il suo capo con la corona
del ricordo del vostro Signore, il Creatore dei cieli.
Così vi consiglia Colui Che è l'Alba dei Nomi, come
Gli è ordinato da Colui Che è l'Onnisciente, il Saggio.
Il Promesso è apparso in questo Rango glorificato, al
che tutti gli esseri, sia visibili, sia invisibili, hanno
gioito. Approfittate del Giorno di Dio. In verità, incontrare
Lui è meglio per voi che possedere tutto
quello su cui brilla il sole, se soltanto poteste saperlo!
O accolta di governanti! Date ascolto a ciò che è stato
proposto dall'Alba della Grandezza: In verità, non vi è
altro Dio che Me, il Signore della Parola, l'Onnisciente.
Fasciate ciò che è stato spezzato, con le mani della
giustizia, e schiacciate l'oppressore che prospera, con
la verga dei comandamenti del vostro Signore,
l'Ordinatore, il Saggio.
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ELETTI IN OGNI TERRA
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O rappresentanti del popolo eletti in ogni terra!
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Unitevi e consultatevi, a che il vostro intento sia
soltanto quello di giovare all'umanità e migliorarne le
align=left>condizioni, se siete di coloro che osservano con profitto.
Paragonate il mondo al corpo umano che, benché
sano e perfetto al momento della creazione, è ora
affetto, per cause diverse, da gravi disturbi e da malattie.
Neppure per un solo giorno ha trovato pace, anzi,
la sua malattia si è sempre più aggravata perché è stato
abbandonato a medici ignoranti, intenti soltanto a dare
libero sfogo ai loro piaceri personali, e che hanno
commesso penosi errori. E se, alle volte, in seguito alla
cura di un abile medico, un membro di quel corpo è
guarito, altri sono rimasti affetti dal male come prima.
Questo vi rivela l'Onnisciente, il Sapientissimo.
Noi lo vediamo, oggi, alla mercé di governanti così
ebbri d'orgoglio che non riescono a scorgere chiaramente
i loro veri interessi e tanto meno a riconoscere
una Rivelazione tanto sbalorditiva e ardita. Ogni
align=left>qualvolta uno di loro si è accinto a migliorarne le
condizioni, il suo intento, confessato o no, è stato
quello del proprio tornaconto, e la indegnità di questo
scopo ne ha limitato il potere di guarigione o di cura.
Ciò che il Signore ha ordinato quale sovrano rimedio
e come il più possente istrumento per la guarigione
di tutta l'umanità, è l'unione di tutti i suoi popoli
in una Causa universale ed in una Fede comune. Ciò
può ottenersi soltanto per mezzo di un Medico abile,
potentissimo e ispirato. Questa soltanto è la verità e
tutto il resto non è che errore...
82
83
APPELLI AI CAPI RELIGIOSI
DEL MONDO
face=TimesNewRomanPSMT>84
85
COLLETTIVAMENTE
86
87
O Capi della religione! Non giudicate il Libro di
Dio con le misure e le scienze comuni fra voi, poiché il
Libro stesso è la bilancia infallibile istituita fra gli
uomini. Tutto ciò che posseggono i popoli e le tribù
della terra dovrà essere pesato su questa bilancia
perfettissima, mentre la misura del suo peso dovrebbe
essere saggiata a seconda della sua propria qualità, se
soltanto lo capiste.
L'occhio della Mia amorosa premura piange amaramente
per voi che non siete riusciti a riconoscere
Colui Che avete invocato durante il giorno e la notte, al
mattino e alla sera. Avanzate, o genti, con i visi bianchi
come la neve e i cuori radiosi sino al Luogo benedetto
e purpureo da dove il Sadratu’l-Muntahá chiama: «In
verità non v'è altro Dio che Me, il Protettore
Onnipotente, Colui Che Esiste da Sé! ».
O voi capi della religione! Chi di voi può competere
con Me in visione e chiaroveggenza? Dove può
trovarsi colui che osi pretendere di esserMi eguale nei
detti o nella saggezza? No, per il Mio Signore, il Misericordiosissimo!
Tutto quello che è sulla terra svanirà,
e questo è il volto del Vostro Signore, l'Onnipotente, il
Beneamato.
Noi abbiamo decretato, o genti, che il fine sommo
ed ultimo di ogni dottrina sia riconoscere Colui Che è
l'Oggetto di ogni sapere; eppure, vedete, come avete
permesso che la vostra dottrina vi separasse, come con
un velo, da Colui Che è l'Alba di questa Luce, per
opera del quale ogni cosa celata è stata rivelata. Se
88
poteste soltanto scoprire la sorgente da cui si diffonde
lo splendore di questa parola, voi abbandonereste tutti i
popoli della terra e tutto ciò che posseggono e vi
avvicinereste a questo beatissimo Seggio di gloria.
Dite: Questo è, invero, il cielo in cui è custodito il
Libro Primigenio, poteste soltanto comprenderlo. È
Lui Che ha fatto gridare la Roccia e levare la voce al
Roveto Ardente sul Monte che s'innalza in Terra Santa
per proclamare: «Il Regno è di Dio, il Signore sovrano
di tutto, l'Onnipotente, l'Amoroso!».
Noi non abbiamo frequentata alcuna scuola né letta
alcuna delle vostre dissertazioni. Porgete orecchio alle
parole di questo illetterato con le quali vi chiama a
Dio, l'Eterno. Questo vi gioverebbe più di tutti i tesori
della terra, se poteste capirlo.
O accolta di teologi! Quando i Miei versi furono
inviati, e le Mie chiare prove furono rivelate, Noi vi
trovammo dietro i veli. Questa, in verità, è una strana
cosa. .. Noi abbiamo lacerato i veli. Attenti a non
sbarrar la via agli uomini con un altro velo ancora.
Spezzate le catene delle vane immaginazioni, nel nome
del Signore di tutti gli uomini, e non siate di coloro che
ingannano. Se vi volgete a Dio, e abbracciate la Sua
Causa, non diffondete in essa disordine, e non misurate
il Libro di Dio con i vostri desideri egoistici. Questo è,
in verità, il consiglio di Dio in passato e in futuro . .
Se voi aveste creduto in Dio quando Egli Si rivelò,
gli uomini non si sarebbero allontanati da Lui, né Ci
89
sarebbero accadute le cose di cui siete testimoni oggi.
Temete Dio, e non siate ignavi . . . Questa è la Causa
che ha fatto tremare tutte le vostre superstizioni, i
vostri idoli . . . O accolta di teologi! Attenti a non essere
ora causa di lotte sulla terra, così come foste causa
del ripudio della Fede nei suoi primi giorni. Raccogliete
le genti intorno a questa Parola che ha fatto gridare
ai sassi: «Il Regno è di Dio, l'Alba di tutti i segni ! » .
Strappate i veli in tal modo che coloro che
dimorano nel Regno li sentano strappare. Questo è il
comandamento di Dio, nei giorni passati e in quelli da
venire. Benedetto l'uomo che osserva ciò che gli è stato
comandato, e male incolga ai negligenti.
Per quanto tempo ancora voi, o accolta di teologi,
punterete le lance dell'odio in viso a Bahá? Fermate le
align=left>vostre penne! Ecco, la Più Sublime Penna parla fra la
terra e il cielo. Temete Iddio, e non seguite i vostri
desideri che hanno alterato la faccia della creazione.
Purificate le vostre orecchie così che possano
affrettarsi verso la Voce di Dio. Nel nome di Dio! E
proprio come il fuoco che arde i veli, e l'acqua che lava
le anime di tutti coloro che sono nell'universo.
O accolta di teologi! Può alcuno di voi gareggiare
con il Divino Giovane nell'arena della saggezza e della
parola, o librarsi con Lui nel paradiso dei significati
e delle spiegazioni celate? No, per il Mio Signore, il
90
Dio di misericordia! Tutti sono andati in deliquio in
questo Giorno per la Parola del tuo Signore. Essi sono
proprio come morti e privi di vita eccetto colui che il
tuo Signore, l'Onnipotente, l'Incoercibile, ha voluto
esentare. Questi è invero di coloro che sono dotati di
conoscenza agli occhi di Colui Che è l'Onnisciente. Gli
abitanti del Paradiso, e coloro che dimorano nei sacri
Ovili, lo benedicono al tramonto e all'alba. Può uno
che ha gambe di legno resistere a colui al quale Dio le
ha fatte di acciaio? No, per Colui Che illumina l'intera
creazione!
Quando Noi osservammo attentamente, scoprimmo
che i Nostri nemici sono, per la maggior parte, i teologi..
. Fra la gente vi fu chi disse: Egli ha ripudiato i
teologi. Dì: Sì, per il Mio Signore! Io, per certa verità,
fui Colui Che abolì gli idoli! Noi, invero, abbiamo
suonato la Tromba, che è la Nostra Più Sublime Penna,
ed ecco, i teologi e i dotti, e i dottori e i governanti,
caddero in deliquio, tranne coloro che Dio preservò,
come pegno della Sua grazia, ed Egli, in verità, è il
Generosissimo, l'Antico dei Giorni .
O accolta di teologi! Gettate via le vane fantasie e le
immaginazioni, e volgetevi verso l'Orizzonte della
Certezza. Io giuro nel nome di Dio! Tutto quello che
possedete non vi sarà di profitto, né tutti i tesori della
terra, né il rango di governanti che avete usurpato.
Temete Iddio, e non siate di coloro che sono perduti. .
Dì: O accolta di teologi! Mettete da parte tutti i vostri
91
veli e i vostri rivestimenti. Prestate orecchio a ciò a cui
vi chiama la Più Sublime Penna, in questo mirabile
Giorno. . . Il mondo è carico di polvere, a causa delle
vostre vane immaginazioni, e i cuori di coloro che
godono della vicinanza a Dio sono turbati a causa della
vostra crudeltà. Temete Iddio, e siate di coloro che
giudicano equamente.
O voi albe di conoscenza! Attenti a non permettervi
di cambiare, perché come cambiate voi, la maggior
parte degli uomini, similmente, cambierà. Questa è, in
verità, una ingiustizia verso voi stessi e verso gli altri .
. .Voi siete come una sorgente. Se essa cambierà, così
pure cambieranno i fiumi che hanno origine da essa.
Temete Dio, e siate annoverati fra i pii Similmente, se
il cuore dell'uomo e corrotto, le sue membra saranno
anche corrotte. E similmente, se la radice di un albero
è corrotta, i suoi rami, i suoi virgulti, le sue foglie e i
suoi frutti, saranno corrotti .
O accolta di teologi! Siate giusti, vi scongiuro nel
nome di Dio, e non annullate la Verità con le cose che
possedete. Leggete attentamente ciò che vi abbiamo
mandato con verità. Ciò, invero, vi aiuterà e vi trarrà
vicino a Dio, l'Onnipotente, il Grande. Considerate e
richiamate alla mente come, quando Muhammad, lo
Apostolo di Dio, apparve, gli uomini lo rinnegarono.
Essi attribuirono a Lui ciò che fece lamentare lo Spirito
(Gesù) nella Sua Più Sublime Dimora e fece piangere
lo Spirito Fedele. Considerate, inoltre, le cose che ac92
caddero agli Apostoli e Messaggeri di Dio prima di
Lui, a causa di ciò che le mani degli ingiusti hanno
operato. Noi facciamo menzione di voi per amor di
Dio, e vi rammentiamo i Suoi segni, e vi annunziamo
le cose destinate a coloro che sono vicini a Lui nel più
sublime Paradiso e nell'eccelso Cielo, ed Io, in verità,
sono l'Annunziatore, l'Onnisciente. Egli è venuto per la
vostra salvezza, ed ha sofferto tribolazioni, perché voi
possiate ascendere, per la scala della Parola, al sommo
della comprensione. . . Leggete attentamente, con
equità e giustizia, ciò che è stato mandato; in verità vi
esalterà con la verità, e vi farà contemplare le cose
dalle quali siete stati trattenuti, e vi metterà in grado di
libare il Suo spumeggiante Vino.
Quei teologi... che sono veramente abbelliti con
l'ornamento della conoscenza e di un carattere buono
sono, in verità, come la testa, per il corpo del mondo, e
come gli occhi per le nazioni. La guida degli uomini ha
dipeso, in ogni tempo, e ancora dipende, da queste
anime benedette.
Il teologo la cui condotta è retta, e il sapiente che è
giusto, sono come lo spirito per il corpo del mondo.
Benedetto quel teologo il cui capo è rivestito della
corona della giustizia, e le cui tempie sono adorne con
Il teologo che ha preso e assaporato il santissimo
93
Vino, nel nome del sovrano Ordinatore, è come un
occhio per il mondo. Benedetti coloro che gli
obbediscono, e ne richiamano il ricordo.
Grande è la benedizione di quel teologo, che non ha
permesso alla sua scienza di divenire un velo fra lui e
Colui Che è l'Oggetto di ogni scienza, e che, quando
Colui Che Esiste da Sé apparve, si volse a Lui con
volto raggiante. Egli, in verità, è annoverato fra i
sapienti. Gli abitatori del Paradiso cercano la
benedizione del suo alito, e la sua lampada diffonde la
sua radiosità su tutti coloro che sono in cielo e in terra.
Egli, in verità, è annoverato fra gli eredi dei Profeti.
Colui che lo contempla ha, invero, contemplato l'Unico
Vero, e chi si è vòlto verso di lui si è, invero, vòlto
verso Dio, l'Onnipotente, il Saggio.
O accolta di teologi! D'ora innanzi non dovete più
ritenervi depositari di alcun potere, poiché Noi quel
potere ve l'abbiamo tolto e l'abbiamo destinato per
quelli che hanno creduto in Dio, l'Unico, il
Potentissimo, l’Onnipotente, l'Incoercibile.
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95
AL PAPA PIO IX
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O Papa! Lacera i veli. Colui Che è il Signore dei
Signori è venuto ombreggiato di nubi, e il decreto è
stato adempiuto da Dio, l'Onnipotente, l'Incoercibile. . .
Egli, in verità, è sceso nuovamente dal Cielo proprio
come ne venne la prima volta. Guardati dal disputare
con Lui così come i Farisei disputarono con Lui (Gesù)
senza una chiara prova o un segno. Dalla Sua mano
destra fluiscono le acque vive della grazia, e dalla Sua
sinistra il Vino scelto della giustizia, mentre dinanzi a
Lui marciano gli angeli del Paradiso, recando le
bandiere dei Suoi segni. Attento che un qualsiasi nome
non ti escluda da Dio, il Creatore della terra e del cielo.
Lascia il mondo dietro di te, e volgiti al Tuo Signore,
per il Quale l'intera terra è stata illuminata .
Dimori tu in palazzi mentre Colui Che è il Re della
Rivelazione vive nella più desolata delle dimore? Lasciali
a coloro che li desiderano, e volgi il tuo viso con
gioia e delizia verso il Regno. . Levati nel nome del
tuo Signore, il Dio di Misericordia, fra i popoli della
terra, e afferra la Coppa di Vita con mani fiduciose, e
bevine dapprima, e poi offrine a coloro che si volgono
ad essa fra i popoli di tutte le fedi .
Ricordati di Colui Che era lo Spirito (Gesù); quando
Egli venne, i più sapienti della Sua èra pronunziarono
sentenza contro di Lui nel Suo paese, mentre colui che
non era che un pescatore credette in Lui. Fate
attenzione, dunque, o voi uomini di cuore comprensivo!
Tu, in verità, sei uno dei soli del cielo dei Suoi
nomi. Guardati, che l'oscurità non stenda i suoi veli
su di te, e ti chiuda fuori dalla Sua luce... Considera
98
quelli che si opposero al Figlio (Gesù), quando venne
ad essi con sovranità e potere. Quanti Farisei erano in
align=left>attesa di contemplarLo e si lamentavano per la loro
separazione da Lui! Tuttavia, quando la fragranza della
Sua venuta fu alitata su di loro, e la Sua bellezza fu
svelata, essi stornarono il volto e disputarono con Lui..
. Nessuno, salvo pochissimi, che erano destituiti di
ogni potere fra gli uomini, si volsero verso il Suo
sembiante. Eppure, oggi, ogni uomo dotato di potere e
investito di sovranità si gloria nel Suo Nome!
Similmente considera quanto numerosi, in questi
giorni, sono i monaci che, nel Mio Nome, si sono
segregati nelle loro chiese, e che, quando il tempo
stabilito fu adempiuto, e Noi svelammo la Nostra beltà,
non Ci riconobbero, sebbene essi Mi invocassero al
tramonto e all'alba...
align=left>Il Verbo che il Figlio celò è ora fatto manifesto. È
stato mandato in forma di tempio umano in questo
giorno. Benedetto sia il Signore Che è il Padre! Egli, in
verità, è venuto alle nazioni nella Sua più grande
maestà. Volgete i vostri visi verso di Lui, o accolta di
giusti . . . Questo è il giorno in cui la Roccia (Pietro)
proclama e ad alta voce celebra la lode del suo Signore,
Colui Che Tutto Possiede, l'Altissimo, dicendo:
«Ecco! Il Padre è venuto, e ciò che vi era stato promesso
nel Regno è adempiuto... .» Il Mio corpo anela
alla croce, e il Mio capo attende la trafittura della
lancia sul sentiero del Misericordiosissimo, sì che il
mondo sia purificato dalle sue trasgressioni . .
O Supremo Pontefice! Porgi l'orecchio a ciò che il
99
Plasmatore delle ossa dissolte ti consiglia, per bocca di
Colui Che è il Suo Più Grande Nome. Vendi tutti i
ricchi ornamenti che possiedi, e spendili sul sentiero di
Dio, Che fa sì che la notte segua il giorno e il giorno la
notte. Abbandona il tuo regno ai re, ed esci dalla tua
dimora col viso rivolto verso il Regno, e, distaccato dal
mondo, proclama allora dovunque le lodi del tuo
Signore fra la terra e il cielo. Così ti ha comandato
Colui Che è il Possessore dei Nomi, da parte del tuo
Signore, l'Onnipotente, l'Onnisciente. Esorta i re e dì:
«Trattate equamente con gli uomini. Badate a non
oltrepassare i limiti fissati nel Libro». Questo è invero
ciò che ti si addice. Bada a non appropriarti delle cose
del mondo e delle sue ricchezze. Lasciale a coloro che
le desiderano, e afferrati a ciò che ti è stato comandato
da Colui Che è il Signore della creazione. Se qualcuno
ti offrisse tutti i tesori della terra, rifiuta persino di
guardarli. Sii come è stato il tuo Signore. Così la Lingua
della Rivelazione ha detto ciò di cui Dio ha fatto
l'ornamento del libro della creazione . . . Se dovesse
coglierti l'ebbrezza del vino dei Miei versi, e tu decidessi
di presentarti al trono del tuo Signore, il Creatore
della terra e del cielo, fa allora del Mio amore la tua
veste, e della menzione di Me il tuo scudo e sia tuo
viatico la fiducia in Dio, il Rivelatore di ogni potenza...
Invero, il giorno del raccolto è giunto, e tutte le cose
sono state separate l'una dall'altra. Egli ha riposto
quel che ha scelto nei recipienti della giustizia, e ha
gettato nel fuoco ciò che al fuoco si addice. Così è
stato decretato dal vostro Signore, l'Onnipotente, lo
100
Amoroso, in questo Giorno promesso. Egli, in verità
ordina ciò che Gli piace. Non vi è altro Dio all'infuori
di Lui, l'Onnipotente, il Soggiogatore.
101
AL CLERO E AI POPOLI
DI VARIE RELIGIONI
In un certo tempo Noi Ci rivolgiamo al popolo della
Torah e lo invitiamo a Colui Che è il Rivelatore dei
versi, Colui Che proviene da Chi abbassa la cervice superba
degli uomini. . . In un altro tempo, Noi Ci indirizziamo
al popolo del Vangelo e diciamo: «Il
Gloriosissimo è giunto in questo Nome pel quale la
Brezza di Dio ha alitato su tutte le regioni...». Ancora
in un altro tempo, Ci rivolgiamo al popolo del Corano
dicendo: « Temete il Misericordiosissimo, e non
cavillate con Colui per opera del Quale tutte le
religioni furono fondate »... Sappi, inoltre, che Noi
abbiamo indirizzato anche ai Magi le Nostre Tavole, e
le abbiamo adornate con la Nostra legge... Noi
abbiamo rivelato in esse l'essenza di tutti i cenni e le
allusioni contenute nei loro Libri. Il Signore, invero, è
l'Onnipotente, l'Onnisciente.
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103
C
hiama Sion, o Carmelo, ed annunzia le lietenovelle: Colui Che era celato agli occhi mortali è
venuto! La Sua sovranità conquistatrice di tutto è
manifesta; il Suo splendore che tutto abbraccia è
rivelato. Bada di non esitare o fermarti. Affrettati, e
circola attorno alla Città di Dio, discesa dal cielo, la
Kaaba celeste attorno alla quale hanno gravitato in
adorazione i favoriti di Dio, i puri di cuore e l'accolta
degli angeli più eccelsi. Oh, come agogno di
annunziare in ogni luogo sulla terra, e portare ad
ognuna delle sue città, le liete novelle della Sua
Rivelazione - una Rivelazione che ha attirato il cuore
del Sinai e nel nome della quale il Roveto Ardente
chiama: « A Dio il Signore dei Signori appartengono i
regni della terra e del cielo ». Questo è invero il Giorno
in cui terra e mare esultano a quest'annunzio; il Giorno
al quale sono state serbate le cose che Dio, con una
munificenza inconcepibile a mente o cuore mortali, ha
stabilito di rivelare. Ben presto Dio farà navigare la
Sua Arca su te, e paleserà la gente di Bahá di cui si fa
cenno nel Libro dei Nomi.
L
a Più Grande Legge è venuta, e l'Antica Bellezzagoverna sul trono di Davide. Così la Mia Penna ha
detto ciò che le storie di ère passate hanno raccontato.
In questo tempo comunque, Davide leva la voce e
dice: « O mio amoroso Signore! Annoverami fra
coloro che sono stati saldi nella Tua Causa, O Tu per il
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Quale s'illuminarono i visi e scivolarono i piedi! ».
I
l Respiro è stato alitato, e la Brezza ha soffiato, eda Sion è apparso ciò che era celato, e da
Gerusalemme si è udita la Voce di Dio, l'Unico,
l'Incomparabile, l'Onnisciente.
P
resta orecchio al canto di Davide. Egli dice: « Chimi porterà entro la Forte Città? ». La Forte Città è
'Akká, che è stata chiamata la Più Grande Prigione, e
che possiede una fortezza e potenti bastioni . Leggi
attentamente ciò che Isaia ha detto nel Suo Libro. Egli
dice: « Portati sull'alta montagna, o Sion, che rechi
liete novelle; leva alta la voce con forza, o
Gerusalemme, che rechi liete novelle. Leva la voce,
non avere paura, e dì alle città di Giuda: "Guardate il
vostro Dio! Guardate, il Signore Iddio verrà con forte
mano, e il Suo braccio governerà per Lui "». In Questo
Giorno tutti i segni sono apparsi. Una grande Città è
scesa dal cielo, e Sion trema ed esulta con gioia alla
Rivelazione di Dio, poiché essa ha udito la Voce di
Dio da ogni parte.
O
accolta di Cristiani! Già in una precedente occasioneNoi Ci siamo rivelati a voi, e voi non Mi avete
riconosciuto. Questa è un'altra occasione che vi è
ancora accordata. Questo è il Giorno di Dio; volgetevi
105
a Lui... Il Beneamato non gradisce che voi vi consumiate
con il fuoco dei vostri desiderî. Se doveste
esser separati come da un velo da Lui, questo non
sarebbe per altra ragione che per la vostra stessa ostinazione
ed ignoranza. Voi fate menzione di Me, e non
Mi conoscete. Voi Mi invocate, e siete incuranti della
Mia Rivelazione. . . O gente del Vangelo! Coloro che
non erano nel Regno vi sono ora entrati, mentre Noi
vediamo voi, in questo giorno, esitare alle porte. Lacerate
i veli col potere del vostro Signore, l'Onnipotente,
il Benefico, ed entrate, dunque, nel Mio nome, nel Mio
Regno. Così vi comanda Colui Che desidera per voi
una vita eterna... Noi vi contempliamo, o figli del
align=left>Regno, e vi vediamo nell'oscurità. Questo, invero, non
vi si addice. Siete voi, dinanzi alla Luce, timorosi a
causa delle vostre azioni? Dirigetevi verso di Lui .
in verità Egli (Gesù) disse: « SeguiteMi, ed Io vi farò
pescatori di uomini ». In questo giorno, Noi diciamo:
« SeguiteMi, e vi faremo vivificatori dell'umanità ».
N
oi, invero, siamo venuti per amor vostro, ed abbiamosopportato le disgrazie del mondo per la vostra
salvezza. Fuggite voi da Colui Che ha sacrificato la
Sua vita perché voi possiate essere vivificati? Temete
Iddio, o seguaci dello Spirito (Gesù), e non camminate
nelle orme di ogni teologo sviato. . . Aprite le porte
dei vostri cuori. Colui Che è lo Spirito (Gesù), invero,
sta in attesa dinanzi ad esse. Perché mai vi tenete lontano
da Colui Che si è proposto di attrarvi verso un
Luogo Risplendente? Dì: Noi, invero, abbiamo aperto
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a voi le porte del Regno. Vorrete voi sbarrare le porte
delle vostre case in faccia a Me? Questo invero non è
altro che un doloroso errore.
O
accolta di patriarchi! Colui Che vi era stato promessonelle Tavole, è giunto. Temete Iddio, e non
seguite le vane immaginazioni dei superstiziosi.
Mettete da parte le cose che possedete, e afferratevi
saldamente alla Tavola di Dio col Suo sovrano potere.
Meglio è questo per voi di tutto quello che possedete.
Di questo fa testimonianza ogni cuore che comprende
ed ogni uomo di intuito. Vi gloriate del Mio Nome,
align=left>eppure vi separate come con un velo da Me? Questa è
invero una strana cosa!
O
accolta di arcivescovi! Colui Che è il Signore ditutti gli uomini e apparso. Dalla pianura della guida
divina Egli chiama l'umanità, mentre voi siete annoverati
fra i morti! Grande è la benedizione di Colui che
è smosso dalla Brezza di Dio e che si è levato di fra i
morti in questo limpido Nome.
O
accolta di vescovi! Il tremore ha afferrato tuttele tribù della terra mentre Colui Che è l'Eterno Padre,
chiama ad alta voce fra terra e cielo. Benedetto l'o107
recchio che ha udito, e l'occhio che ha visto, e il cuore
che si è vòlto verso Colui Che è il Punto di Adorazione
di tutti coloro che sono in cielo ed in terra .
O
accolta di vescovi! Voi siete le stelle del cielodella Mia sapienza. La Mia misericordia non desidera
che voi cadiate sulla terra. La Mia giustizia, d'altronde,
dichiara: “Questo è ciò che il Figlio (Gesù) ha decretato”.
E qualsiasi cosa sia uscita dalla Sua impeccabile,
veritiera, fida bocca, non può mai essere alterata. Le
campane, invero, risuonano il Mio Nome, e si lamentano
su di Me, ma il Mio spirito gioisce con evidente
felicità. Il corpo dell'Amatissimo anela alla
croce, e il Suo capo è ansioso di essere colpito dalla
lancia, sul sentiero del Misericordiosissimo. L'ascendente
dell'oppressore non può in alcun modo trattenerLo
dal Suo proposito. . .Le stelle del cielo della
sapienza sono cadute, coloro che adducono le prove
che posseggono per poter dimostrare la verità della
Mia Causa, e che fanno menzione di Dio nel Mio
Nome. Ma quando Io venni ad esse, nella Mia maestà,
stornarono il viso da Me; Queste, sono invero, di
coloro che sono cadute. Questo è ciò che lo Spirito
(Gesù) profetizzò quando venne con la verità, e i
dottori ebrei cavillarono con Lui, finché commisero ciò
che fece gemere lo Spirito Santo e piangere gli occhi di
coloro che gioiscono della vicinanza di Dio.
O
accolta di sacerdoti! Lasciate le campane, e uscitedunque dalle vostre chiese. Si addice a voi in questo
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giorno, proclamare a gran voce il Più Grande Nome fra
le nazioni. Preferite voi rimanere silenti mentre ogni
pietra ed ogni albero gridano forte: "Il Signore è
venuto nella Sua grande gloria!" !. . . Colui che ha
invitato gli uomini nel Mio nome è, invero, dei Miei,
ed egli farà cose che vanno oltre il potere di tutti quelli
che sono in terra . . . Che la Brezza di Dio vi ridesti. In
verità, essa ha alitato sopra il mondo. Beato colui che
ne ha scoperto la fragranza e che è stato annoverato fra
coloro che sono sicuri .
O
accolta di sacerdoti! Il Giorno del Rendiconto èapparso, il Giorno in cui Colui Che era in cielo è
giunto. Egli, in verità, è Colui Che vi era stato promesso
nei Libri di Dio, il Santo, l'Onnipotente, il Lodatissimo.
Per quanto tempo ancora andrete vagando
nei deserti dell'incuranza e della superstizione? Volgetevi
con i cuori in direzione del vostro Signore, il
Perdonatore, il Generoso.
O
accolta di monaci! Non vi segregate nelle chiesee nei chiostri. Uscite, col Mio permesso, ed occupatevi
di ciò che sarà di profitto alle vostre anime e alle anime
degli uomini. Così vi comanda il Re del Giorno del
Giudizio. Rinchiudetevi nella fortezza del Mio amore;
questa è invero una clausura degna, se siete di coloro
che lo comprendono! Colui che si rinchiude in una
109
casa è infatti come un morto. Si addice agli uomini di
produrre ciò che sia di profitto a tutte le cose create, e
chi non produce frutto, è da dare al fuoco. Così vi
consiglia il vostro Signore, ed Egli, invero, è
l'Onnipotente, il Generosissimo. Sposatevi, sì che dopo
di voi, qualcuno possa prendere il vostro posto. Noi vi
abbiamo proibito atti di falsità e non ciò che dimostrerà
fedeltà. Vi siete voi aggrappati a regole fissate da voi
stessi, e vi siete gettate dietro le spalle le regole di
Dio? Temete Iddio, e non siate sciocchi. Se non fosse
l'uomo, chi farebbe menzione di Me sulla Mia terra, e
come potrebbero essere rivelati i Miei attributi e il Mio
nome? Ponderate, e non siate di quelli che sono velati e
che dormono profondamente. Colui che non si sposò
(Gesù) non trovò luogo ove dimorare o far posare il
Suo capo, a causa di ciò che le mani degli ingannatori
avevano perpetrato. La Sua santità non consiste in ciò
che voi credete o v'immaginate, ma piuttosto nelle cose
che Noi possediamo. Chiedete, sì che possiate apprendere
quale fosse il Suo rango, che è stato esaltato al di
sopra dell'immaginazione di tutti coloro che dimorano
in terra. Benedetti coloro che lo comprendono.
O accolta di monaci! Se voi scegliete di seguire Me,
vi farò eredi del Mio Regno; e se trasgredite il Mio
comando, Io, nelle Mie lunghe sofferenze, sopporterò
con pazienza; in verità Io sono Colui che Sempre
Perdona, il Misericordiosissimo . . . Betlemme è scossa
dalla Brezza di Dio. Udiamo la sua voce dire: « O Tu
110
align=left>generoso Signore! Dove è stabilita la Tua grande
gloria? I dolci aromi della Tua presenza, mi hanno
vivificato, dopo che mi ero consumata per la mia
separazione da Te. Lodato Sii Tu, poiché hai sollevato
i veli e sei venuto con potenza in gloria manifesta ».
Noi la chiamammo da dietro il Tabernacolo della
Maestà e della Grandezza: « O Betlemme! Questa
Luce si è levata in oriente, ed ha viaggiato verso
l'occidente, fino a che ti ha raggiunto, nella sera della
sua vita. Dimmi dunque: i figli rispettano il Padre, e Lo
riconoscono, oppure Lo rinnegano, così come la gente
di un tempo rinnegò Lui (Gesù)? » Al che essa gridò
alto dicendo: « Tu sei in verità l'Onnisciente, Colui
Che Tutto Conosce ».
C
onsiderate similmente, quanto numerosi siano inquesto tempo i monaci che si sono segregati nelle loro
chiese, in Mio nome, e che, quando il momento
stabilito venne, e Noi svelammo loro la Nostra beltà,
mancarono di riconoscerMi, sebbene essi Mi invochino
all'alba e al tramonto.
L
eggete il Vangelo, eppure rifiutate di riconoscereil Gloriosissimo Signore? Ciò invero non vi si addice,
o accolta di uomini sapienti! . . .Le fragranze del Misericordiosissimo
sono alitate su tutta la creazione. Felice
111
l'uomo che ha rinunziato a tutti i suoi desideri, e si è
tenuto fermamente alla Guida divina.
N
on avete letto il Corano? Leggetelo, che, forse,possiate trovare la Verità, poiché, questo Libro è veramente
il Retto Sentiero. È la Via di Dio per tutti coloro
che sono in cielo e tutti coloro che sono in terra. Se
avete trascurato il Corano, il Bayán può essere
considerato vicino a voi. Tenetelo aperto dinanzi ai
vostri occhi. Leggetene i versetti, per evitare, forse, di
commettere ciò che farebbe lamentare e gemere i
Messaggeri di Dio.
Affrettatevi ad uscire dai vostri sepolcri. Quanto
volete ancora dormire? La tromba ha squillato per la
seconda volta. Chi state guardando? Questo è il vostro
Signore, il Dio di Misericordia. Constatate come vi
opponete ai Suoi segni! La terra ha tremato per una
forte scossa ed ha gettato via i suoi fardelli. Non volete
ammetterlo? Dite: Non volete riconoscere che le montagne
sono diventate simili a fiocchi di lana, che le
genti sono profondamente sgomente innanzi alla tremenda
maestà della Causa di Dio? Constatate come le
loro case non sian che vuote rovine e loro stessi un
Questo è il Giorno in cui il Misericordiosissimo è
disceso nelle nubi di sapienza, ammantato di sovranità
manifesta. Egli conosce bene le azioni degli uomini.
Egli è Colui la Cui gloria nessuno può misconoscere
oh, se poteste comprenderlo! Il cielo di ogni religione
si è squarciato, la terra dell'umana comprensione si è
112
spaccata e si vedono discendere gli angeli di Dio. Dite:
Ecco il Giorno del mutuo inganno; dove fuggite? Le
montagne sono scomparse, i cieli si sono ritratti, e la
terra è nella stretta del Suo pugno; oh se poteste
comprenderlo! Chi è che può proteggervi? Nessuno, in
nome di Colui Che è il Misericordiosissimo! Nessuno
tranne Dio, l'Onnipotente, il Gloriosissimo, il
Benefico. Ogni donna che portava un peso nel grembo
ha gettato il suo fardello. Noi vediamo gli uomini folli
in questo Giorno, il Giorno in cui uomini ed angeli
sono stati riuniti insieme.
Dì: Vi è alcun dubbio riguardo a Dio? Vedete come
è disceso dal cielo della Sua grazia, cinto di potere ed
investito di sovranità. Vi è alcun dubbio riguardo ai
Suoi segni? Aprite gli occhi e considerate la Sua evidenza
manifesta. Il Paradiso è nella vostra mano destra
e vi è stato portato vicino, mentre l'Inferno è stato dato
alle fiamme. Osservate le sue vampe divoratrici.
Affrettatevi ad entrare nel Paradiso, pegno della nostra
misericordia per voi, e bevete dalle mani del
Misericordiosissimo il Vino che è vera vita.
N
el Nome di Colui Che è il Grande Annunzio! Ilalign=left>Misericordiosissimo è venuto, investito di sovranità
indubitabile. La Bilancia è stata scelta, e tutti coloro
che dimorano sulla terra sono stati riuniti. La Tromba
ha squillato ed ecco, tutti gli occhi hanno guardato
in alto con terrore ed i cuori di tutti coloro che sono in
113
cielo e sulla terra hanno tremato, tranne quelli che
l'alito dei versetti di Dio ha ravvivato e che si sono
distaccati da tutto.
align=left>Questo è il Giorno in cui la terra narrerà le sue
novelle. Gli artefici di iniquità sono i suoi fardelli, oh
se soltanto poteste accorgervene. La luna delle vane
fantasie si è squarciata ed il cielo ha emesso un fumo
visibile. Vediamo la gente abbattuta, terrorizzata dalla
paura del tuo Signore, l'Onnipotente, il Possente. Il
Banditore ha gridato e gli uomini sono stati strappati
via. Tale è stato il furore della Sua collera! Il popolo
della sinistra sospira e si lamenta. Quello della destra
dimora in nobili magioni e liba il Vino che è vera vita
dalle mani del Misericordioso, ed è in verità beato.
La terra è stata scossa, le montagne sono scomparse
e gli angeli Ci sono apparsi in ranghi serrati. La maggior
parte della gente è sbalordita dalla sua ubriachezza
e porta impressi nel viso i segni della collera.
Così Noi abbiamo riuniti gli artefici della iniquità. Li
vediamo precipitarsi verso il loro idolo. Dite: Nessuno
sarà al sicuro dal verdetto di Dio in questo Giorno;
questo è davvero un Giorno angoscioso. Noi indichiamo
loro quelli che li hanno condotti alla perdizione. Li
vedono, eppure non li riconoscono. Hanno gli occhi
align=left>allucinati; sono, in verità, ciechi. Prova ne siano le
calunnie che hanno pronunziato; le loro calunnie sono
condannate da Dio, l'Aiuto nel Pericolo, Colui Che
Esiste da Sè. Il perfido ha suscitato nei loro cuori la
malvagità e sono afflitti da un tormento che nessuno
può evitare. Essi si affrettano verso i perversi portando
l'elenco degli artefici di iniquità. Tali sono le loro
114
azioni.
Dite: I cieli si sono contratti, la terra è stretta nella
Sua mano, gli artefici della corruzione son tenuti pei
capelli, ed ancora non capiscono. Bevono acqua
inquinata e non lo sanno. Dite: Il grido è stato lanciato
e le genti sono uscite dai sepolcri e levandosi guardano
attorno. Alcune si sono affrettate a raggiungere la corte
del Dio della Misericordia, altre sono cadute faccia a
terra nel fuoco dell'Inferno mentre altre ancora sono
smarrite nello stupore. I versetti di Dio sono stati
rivelati, eppure se ne sono allontanate. La Sua prova è
stata manifestata, eppure l'ignorano. E quando
contemplano il volto del Misericordiosissimo i loro
visi sono contriti, mentre vivono dissolutamente. Si
affrettano verso il Fuoco dell'Inferno confondendolo
con la luce. Come è lontano da Dio ciò che
accarezzano con la loro immaginazione! Dite: Sia che
vi rallegriate sia che scoppiate di collera, i cieli si sono
aperti, e Dio è disceso investito di radiosa sovranità.
Udiamo tutte le cose create esclamare: «Il Regno è di
Dio, l'Onnipotente, l'Onnisciente, il Sapientissimo».
O
accolta di teologi Persiani! Voi avete afferrate leredini degli uomini in Mio nome, ed avete occupato i
seggi d'onore, a causa della vostra relazione con Me.
Ma, quando ho rivelato Me Stesso, voi vi siete vòlti
altrove, ad avete commesso cose che han fatto scorrere
le lacrime di coloro che Mi hanno riconosciuto. Fra
non molto tutto ciò che possedete perirà, e la vostra
gloria sarà tramutata nella più miserabile umiliazione,
115
e voi contemplerete la punizione per quello che avete
operato, come è decretato da Dio, l'Ordinatore, il
Saggio.
O voi teologi della Città! Noi siam venuti a voi con
la verità, mentre voi ne eravate incuranti. Mi sembra
che siate come morti avvolti nei sudari dei vostri
egoismi. Voi non avete cercato la Nostra presenza
mentre il far questo sarebbe stato per voi meglio di
tutte le vostre azioni... Sappiate che, se i vostri capi - ai
quali voi portate rispetto e dei quali vi gloriate e di cui
fate menzione giorno e notte, e sulle cui orme voi
cercate guida - fossero vissuti in questi giorni, avrebbero
circolato pieni di venerazione intorno a Me, e non
si sarebbero separati da Me né al tramonto, né al
mattino. Voi, però, non avete vòlto il viso verso il Mio
sembiante, sia pure per un momento; vi siete
inorgogliti, e siete stati incuranti di questo Ingiustamente
Trattato, Che è stato così afflitto dagli uomini,
che essi hanno fatto di Lui ciò che è loro piaciuto. Voi
avete mancato di investigare sulla Mia condizione, né
vi siete informati sulle cose che Mi sono accadute. Con
ciò voi avete impedito di raggiungervi ai venti della
santità, e alle brezze della munificenza, che soffiano da
questo luminoso e limpido Luogo. Mi sembra che
vi siate attaccati a cose esteriori, e abbiate dimenticato
le cose interiori, e che diciate quello che non fate.
Siete amanti dei nomi, ai quali vi siete dati. Per questa
ragione voi fate menzione dei nomi dei vostri capi.
116
Ma se alcuno come loro, o superiore a loro, venisse a
voi, lo fuggireste. Per mezzo dei loro nomi voi avete
esaltato voi stessi, vi siete assicurati la posizione,
vivete e prosperate. E se le vostre guide dovessero
riapparire, voi non rinuncereste alla vostra condizione
di capi, non vi volgereste nella loro direzione, né
dirigereste i visi verso di loro. Vi abbiamo trovati
come abbiamo trovato la maggior parte degli uomini,
ad adorare nomi che essi menzionano durante i giorni
della loro vita, e con i quali essi si occupano. Non
appena i Portatori di quei nomi appaiono, allora essi li
ripudiano, e voltan loro le spalle . . . Sappiate che Dio,
in questo giorno, non accetterà i vostri pensieri, né il
vostro ricordo di Lui, né il vostro volgervi a Lui, né le
vostre devozioni, né le vostre veglie, a meno che voi
non siate rinnovati nella stima di questo Servo, se
soltanto lo comprendeste!
P
er causa vostra l'Apostolo (Muhammad) silamentò e la Casta (Fátimih) pianse, e i paesi furono
desolati e l'oscurità cadde su tutte le regioni. O accolta
di teologi! A causa vostra gli uomini furono avviliti, la
bandiera dell'Islám trascinata in basso e il suo possente
trono abbattuto. Ogni volta che un uomo di discernimento
ha cercato di tenersi saldamente a ciò che esalterebbe
l'Islám, voi avete levato clamore, e con ciò Egli
fu trattenuto dal raggiungere il Suo scopo, mentre la
terra rimaneva in evidente rovina.
D
i tutti i popoli del mondo, quello che ha patito la117
più grave perdita è stato, ed è ancora, il popolo di
Persia. Io giuro per la Stella Mattutina della Parola, che
brilla sul mondo nella sua gloria meridiana! In quel
paese si levano di continuo i lamenti dai pulpiti. Nei
primi giorni tali lamenti furono uditi nella Terra di Tá
(Teheran), perché i pulpiti, eretti allo scopo di
ricordare l'Unico Vero - esaltata sia la Sua gloria - ora,
in Persia, sono divenuti luoghi da cui vengono
profferite bestemmie contro Colui Che è il Desiderio
dei Mondi.
I
n questo giorno, il mondo olezza della fragranzadell’abito della Rivelazione dell'Antico Re . . . eppure,
essi (i teologi) si sono riuniti insieme, si sono assisi sui
loro seggi, ed hanno pronunciato ciò che farebbe
vergogna ad un animale, quanto più all'uomo stesso!
Se essi prendessero coscienza di uno solo dei loro atti,
e comprendessero il male che hanno fatto, si invierebbero
con le proprie mani, alla loro ultima dimora.
O
accolta di teologi! . . . Mettete da parte ciò chepossedete, state in silenzio, e prestate orecchio a ciò
che pronunzia la Lingua della Grandezza e della
Maestà. Quante ancelle velate si sono volte verso di
Me, ed hanno creduto, e quanto numerosi i portatori di
turbante che furono trattenuti lungi da Me, e seguirono
le orme delle generazioni passate!
face=TimesNewRomanPS-BoldMT>O
sommi sacerdoti! Le orecchie vi sono state dateperché ascoltino il mistero di Colui Che è Autosuffi118
ciente, e gli occhi perché possano contemplarLo. Dove
fuggite voi? L'incomparabile Amico è manifesto. Egli
ha pronunciato ciò che porta in sé la salvezza. Se voi, o
alti sacerdoti, scopriste il profumo del roseto dello
intendimento, non cerchereste nessun altro che Lui, e
riconoscereste, nel Suo nuovo abito, il Saggio, l'impareggiabile,
e stornereste gli occhi dal mondo e da
tutti quelli che lo cercano, e vi levereste ad aiutarLo.
Q
ualsiasi cosa sia stata annunciata nei Libri, è orastata rivelata e resa chiara. I segni sono stati fatti
manifesti da ogni direzione; l'Onnipotente chiama, in
questo Giorno, e annunzia l'apparizione del Paradiso
Supremo.
Q
uesto non è il giorno in cui i sommi sacerdoti possonoalign=left>comandare ed esercitare la loro autorità. Nel
vostro Libro è detto che i sommi sacerdoti, in quel
Giorno, condurranno gli uomini fuori strada, ed impediranno
loro di avvicinarsi a Lui. È veramente un
sommo sacerdote colui che ha visto la luce e si è affrettato
alla via che conduce verso il Beneamato.
O
sommi sacerdoti! La Mano dell'Onnipotente èprotesa da dietro le nuvole; guardatela con nuovi occhi.
I segni della Sua maestà e della Sua grandezza sono
svelati; contemplateli con occhi puri . . . Dì: O sommi
119
sacerdoti! Voi siete presi di riverenza per il Mio Nome
eppure fuggite via da Me! Voi siete i sommi sacerdoti
del Tempio. Se voi foste stati i sommi sacerdoti dello
Onnipotente, sareste stati uniti con Lui, e Lo avreste
riconosciuto. . . Dì: O sommi sacerdoti! Nessun atto
d'uomo sarà accettabile in questo Giorno, a meno che
questi non rinunci all'umanità e tutto ciò che gli uomini
posseggono, e non volga il viso verso l'Onnipotente.
120
121
IL GRANDE ANNUNZIO
ALL’UMANITÀ
122
123
L
’ora preordinata ai popoli e alle tribù della terra ègiunta. Le promesse di Dio inserite nelle Sacre
Scritture, si sono tutte compiute. Da Sion è uscita la
Legge di Dio e Gerusalemme e le colline e la terra che
la circondano, sono piene della gloria della Sua Rivelazione.
Felice l'uomo che medita in cuor suo ciò che è
stato rivelato nei Libri di Dio, l'Aiuto nel Pericolo,
Colui Che Esiste da Se. Meditate su di questo, o voi
beneamati di Dio, e che i vostri orecchi ascoltino la
Sua Parola cosicché possiate, per la Sua grazia, e la
Sua misericordia, bere appieno le acque cristalline
della costanza e divenire saldi ed incrollabili come
montagne nella Sua Causa.
I
n verità Io dico, questo è il Giorno in cui l'umanitàpuò contemplare il Volto del Promesso ed udirne la
Voce. L'Appello di Dio si è fatto udire e la luce del
Suo sembiante si è levata sugli uomini. Ognuno deve
cancellare l'impronta di qualsiasi parola fatua dalla
tavola del suo cuore e mirare con mente aperta ed imparziale
i segni della Sua Rivelazione, le prove della
Sua Missione, ed i pegni della Sua gloria.
align=left>Grande è invero questo Giorno! Le allusioni che ne
fanno tutte le Scritture sacre come Giorno di Dio,
attestano la sua grandezza. L'anima di ogni Profeta di
Dio, di ogni Messaggero Divino, ha agognato questo
Giorno meraviglioso. Tutti i popoli della terra hanno
egualmente desiderato ardentemente di pervenirvi.
124
Appena, tuttavia, la Stella Mattutina della Sua Rivelazione
è apparsa nel cielo della Volontà di Dio, tutti,
tranne coloro che all'Onnipotente è piaciuto guidare,
sono restati interdetti e indifferenti.
O tu che Mi hai ricordato! Il più fitto dei veli ha
tenuto lontano dalla Sua gloria i popoli della terra ed
ha impedito loro di affrettarsi al Suo appello. Voglia
Dio che la luce dell'unità ammanti la terra intera e che
il sigillo «Il Regno è di Dio», possa essere impresso
sulla fronte di tutti i suoi popoli.
O
voi figli degli uomini! Lo scopo fondamentaleche anima la Fede di Dio e la Sua Religione è quello di
salvaguardare gli interessi della razza umana, svilupparne
l'unità e accrescere lo spirito d'amore e di fraternità
fra gli uomini. Non sia mai che diveniate fonte
di contrasti e di discordia, di odio e di inimicizia.
Questo è il retto Sentiero, queste sono le fondamenta
solide e incrollabili. Qualsiasi cosa sarà edificata su
queste fondamenta, i cambiamenti e gli avvenimenti
del mondo non potranno mai intaccarne la resistenza,
né potrà minarne la struttura il corso di innumerevoli
secoli. La nostra speranza è che i capi delle religioni e i
sovrani del mondo si levino uniti per riformare questa
èra e rialzarne le sorti. Che dopo aver riflettuto sui suoi
bisogni, si consiglino, e, in seguito ad una matura
deliberazione, somministrino il rimedio che si addice
ad un mondo infermo e profondamente angustiato….
S'impone a coloro che detengono il potere di usare
125
moderazione in tutte le cose. Chiunque oltrepasserà i
limiti della moderazione cesserà dall'esercitare una
benefica influenza. Riflettete, per esempio, su valori
come la libertà, la civiltà e simili. Per quanto buone
possano essere considerate da molti uomini intelligenti,
pure, se spinte all'accesso, possono esercitare sugli uomini
una influenza deleteria. .. Voglia Dio che i popoli
del mondo siano condotti a riconoscere i loro veri
interessi in seguito ai degni sforzi compiuti dai loro
sovrani e da quelli, fra loro, che sono saggi e dotti. Per
quanto tempo ancora si ostinerà l'umanità nel suo
traviamento? Per quanto tempo ancora continuerà
l'ingiustizia? Per quanto tempo ancora regnerà il caos e
la confusione fra gli uomini? Per quanto tempo ancora
la discordia sconvolgerà il volto della società? Ahimè!
I venti della disperazione soffiano da ogni parte ed
aumenta quotidianamente la lotta che divide ed
affligge la razza umana. Si possono già scorgere i
segni di imminenti agitazioni e di caos, dato che la
situazione generale appare lamentevolmente difettosa.
Io imploro Dio, esaltata sia la Sua gloria, che svegli,
con la Sua benevolenza, i popoli della terra, conceda
che la loro condotta divenga finalmente vantaggiosa a
loro, e li aiuti a compiere ciò che si addice al loro stato.
O
popoli e tribù della terra in conflitto! Volgete ilviso verso l'unità e lasciate lo splendore della sua luce
brillare su di voi. Radunatevi, e, per amor di Dio,
decidetevi a sradicare tutto ciò che è fonte di dissidio
126
fra voi. Allora lo splendore del grande Luminare del
mondo avvilupperà il mondo intero, e i suoi abitanti
diverranno cittadini di una sola città e si siederanno
sullo stesso trono. Questo Essere vilipeso, sin dai primi
anni della Sua vita, non ha accarezzato altro desiderio,
e continuerà a non formulare altro voto che questo.
Non può esservi alcun dubbio che i popoli del mondo,
a qualsiasi razza o religione appartengano, si ispirano
ad una unica Fonte celeste e sono sudditi di un solo
Dio. La differenza degli ordinamenti sotto cui vivono
deve attribuirsi ai bisogni e alle esigenze del tempo in
cui furono rivelati. Tutti, tranne pochi, che sono frutto
della perversità umana, sono stati decretati da Dio e
sono riflessi della Sua Volontà e del Suo Disegno.
Sorgete, ed armati del potere della Fede, frantumate gli
idoli seminatori di discordia delle vostre fatue idee.
Attenetevi a ciò che vi avvicina e vi unisce. Questa è
invero la parola più esaltata che vi ha inviata e rivelata
il Libro Primigenio. Lo attesta la Lingua della
Grandezza, dalla Sua dimora di gloria.
I
l Grande Essere, desideroso di rivelare ifondamenti della pace e della tranquillità del mondo e
del progresso dei suoi popoli, ha scritto: Verrà il tempo
in cui sarà universalmente sentita l'imperiosa necessità
di costituire una vasta assemblea di uomini. I potenti e
i re della terra dovranno intervenirvi, e, partecipando
alle sue deliberazioni, prendere in considerazione
le vie e i mezzi che formano le fondamenta della
127
Grande Pace mondiale fra gli uomini. Una simile pace
esige che per amore della tranquillità dei popoli della
terra, le Grandi Potenze si decidano a riconciliarsi
completamente fra di loro. Se un re si levasse in armi
contro un altro, tutti dovrebbero sorgere uniti contro di
lui ed impedirglielo. Se ciò ha luogo, le nazioni del
mondo non avranno bisogno di alcun altro armamento
che di quello necessario per conservare la sicurezza nei
loro regni e mantenere l'ordine interno nei loro
territori. Così si garantirà la pace e la serenità di ogni
popolo, di ogni governo e di ogni nazione. Noi osiamo
sperare che i re e i sovrani della terra, gli specchi del
benevolo ed onnipotente nome di Dio, possano elevarsi
a questo grado e proteggere l'umanità dall'assalto della
tirannia... Si avvicina il giorno in cui tutti i popoli della
terra adotteranno una lingua universale ed una unica
scrittura. Quando ciò si sarà raggiunto, a qualsiasi
viaggiatore, arrivando in una qualsiasi città, sembrerà
di entrare a casa sua. Tutto ciò è obbligatorio ed
assolutamente essenziale. Incombe ad ogni uomo di
raziocinio e comprensione di cercare di mettere in atto
ciò che è stato scritto. . . È un vero uomo colui che si
dedica a servire l'intera razza umana. Il Grande Essere
dice: Benedetto e felice è colui che si leva a promuovere
i migliori interessi dei popoli e delle tribù
align=left>della terra. In un altro passo egli proclama: Non ci si
deve gloriare di amare la propria patria ma piuttosto di
amare il mondo intero. La terra è un solo paese e
l'umanità i suoi cittadini.
I
l Medico Sapientissimo ha le dita sul polso dell'u128manità. Egli con la Sua infallibile saggezza individua
la malattia e prescrive il rimedio. Ogni epoca ha il suo
problema ed ogni anima ha la sua particolare
aspirazione. Il rimedio necessario al mondo, nel suo
triste stato attuale, non potrà mai essere lo stesso che
gli occorrerà in un'epoca futura. Interessatevi premurosamente
delle necessità dell'epoca in cui vivete ed
accentrate le vostre deliberazioni sulle sue esigenze e
necessità.
Noi possiamo bene scorgere come la razza umana
sia circondata da gravi e innumerevoli afflizioni. La
vediamo languire nel suo letto di dolore, crudelmente
provata e disillusa. Coloro che sono ebbri di vanagloria
s'interpongono fra lei e il Medico Divino e infallibile.
Constatate come abbiano impigliati tutti gli uomini,
inclusi se stessi, nelle reti dei loro espedienti. Non
sanno scoprire la causa dell'infermità e non conoscono
il rimedio. Hanno immaginato contorto ciò che è diritto
e considerato il loro amico un nemico.
Prestate orecchio alla dolce melodia di questo
Prigioniero. Sorgete e levate la voce perché coloro che
dormono profondamente possano svegliarsi. Dite: O
voi che siete morti! La Mano della Divina Munificenza
vi offre l'Acqua della Vita. Affrettatevi e bevete a
sazietà. Chiunque rinascerà in questo Giorno, non
morrà; chiunque resterà fra i morti, mai vivrà.
O
popoli della terra! Dio, l'Eterna Verità, Mi è129
testimone che rivoli di acque fresche dolcemente
scorrenti sono sgorgati dalle rocce, per opera della dolcezza
delle parole pronunziate dal vostro Signore,
l'Incoercibile; ed ancora voi dormite Gettate ciò che
possedete, e, sulle ali del distacco, libratevi al disopra
di tutte le cose create. Così vi ordina il Signore della
creazione, il movimento della Cui Penna ha rivoluzionato
l'anima della umanità.
Sapete da quali altezze vi chiama il vostro Signore,
il Gloriosissimo? Credete di aver riconosciuto la Penna
con la quale il vostro Signore, il Signore di tutti i nomi,
vi comanda? No, per la Mia vita! Se la conosceste,
rinuncereste al mondo, e vi affrettereste con tutto il
cuore alla presenza del Beneamato. I vostri spiriti
sarebbero talmente trasportati dalla Sua Parola da
gettar confusione nel Più Grande Mondo - e tanto più
in questo, piccolo e meschino! Così le piogge della
Mia Munificenza sono state riversate dal cielo della
Mia tenera premura come pegno della Mia grazia
perché siate di coloro che sono grati ...
Badate che i desideri della carne e gli istinti corrotti
non provochino conflitti fra voi. Siate come le dita di
una mano, le membra di un corpo. Così vi consiglia la
Penna della Rivelazione, se siete fra coloro che
credono.
Considerate la misericordia di Dio e i Suoi doni.
Egli ordina per voi ciò che vi sarà benefico, benché
Egli Stesso possa ben fare a meno di tutte le creature.
Le vostre cattive azioni non possono mai farCi male,
130
né le vostre buone opere, esserCi di giovamento. Noi
vi chiamiamo unicamente per l'amor di Dio. Ogni
uomo comprensivo e oculato lo attesterà.
L
'equilibrio del mondo è stato sconvolto dalla vibranteinfluenza di questo grandioso, di questo nuovo
Ordine Mondiale. La vita ordinata dell'umanità è stata
rivoluzionata dall'azione di questo Sistema unico e
meraviglioso di cui occhio mortale non ha mai visto
l'eguale.
Immergetevi nell'oceano delle Mie parole per
districarne i segreti e scoprire le perle di saggezza
celate nelle sue profondità. Attenti a non esitare nella
vostra determinazione di accettare la verità di questa
Causa -- una Causa mediante la quale le potenzialità
della possanza di Dio sono state rivelate e la Sua
sovranità stabilita. Con volti raggianti di gioia
affrettatevi verso di Lui. Questa è l'immutabile Fede di
Dio, eterna nel passato, eterna nell'avvenire. Fate che
colui che cerca la raggiunga; quanto a colui che si è
rifiutato di cercarla, in verità Dio basta a Se Stesso, al
di sopra di qualsiasi necessità delle Sue creature.
Dì: questa è la Bilancia infallibile tenuta dalla Mano
di Dio con la quale verranno pesati tutti coloro che
sono nei cieli e tutti coloro che sono in terra, e il loro
destino determinato, se siete di coloro che credono e
riconoscono la verità. Dite: Per mezzo suo sono stati
arricchiti i poveri, illuminati i sapienti, e i ricercatori
sono riusciti ad ascendere alla presenza di Dio. Attenti
131
a non farne una causa di discordia fra voi. Siate saldamente
radicati come le montagne incrollabili, nella
Causa del vostro Signore, il Possente, l'Amoroso.
O
voi popoli del mondo! Sappiate per certo che iMiei comandamenti sono le lampade della Mia
amorosa provvidenza fra i Miei servi e le chiavi della
Mia Misericordia per le Mie creature. Questo è stato
inviato dal cielo della volontà del vostro Signore, il
Signore della Rivelazione. Se un uomo potesse gustare
la dolcezza delle parole che le labbra del Misericordiosissimo
hanno deciso di pronunziare, egli, pur possedendo
i tesori della terra, vi rinunzierebbe senza eccezione
per rivendicare la verità anche di uno solo dei
Suoi comandamenti che risplendono al di sopra della
Alba della Sua munifica sollecitudine e della Sua amorosa
premura.
Dalle Mie leggi si aspira il profumo soave della Mia
veste e col loro aiuto gli stendardi della vittoria
saranno piantati sulle vette più elevate. La Lingua del
Mio potere, dal cielo della Mia gloria onnipotente, ha
rivolto queste parole alla Mia creazione: « Osserva i
Miei comandamenti per amore della Mia beltà ». Felice
l'amante che ha aspirato la divina fragranza del suo
Beneamato da queste parole sovraccariche dell’aroma
di una grazia che nessuna lingua può descrivere. Per la
Mia vita! Colui che ha bevuto il prezioso vino
dell'equità dalle mani del Mio munifico favore, graviterà
intorno ai Miei comandamenti che splendono
132
sull'Alba della Mia creazione.
Non crediate che vi abbiamo rivelato un semplice
codice di leggi. Anzi, vi abbiamo piuttosto dissuggellato
con le dita della forza e del potere, il Vino prelibato.
Di questo fa testimonianza ciò che ha rivelato la
Penna della Rivelazione. Meditate su ciò, o uomini di
intuizione!...
Ogni qualvolta le Mie leggi si mostrano simili al
sole nel cielo dei Miei detti, debbono essere
fedelmente osservate da tutti, anche se il Mio decreto
sia tale da squarciare il cielo di ogni religione. Egli fa
ciò che Gli piace. Egli sceglie e nessuno può opporsi
alla Sua scelta. Tutto ciò ch'Egli, il Beneamato, ordina,
è, in verità, di per sé stesso beneamato. Me ne fa fede
Colui Che è il Signore di tutta la creazione. Chiunque
abbia aspirato la dolce fragranza del Misericordiosissimo
e riconosciuta la Sorgente di questi detti,
accoglierà con i suoi stessi occhi le lance del nemico,
sì da poter stabilire la verità delle leggi di Dio fra gli
uomini. Beato colui che si è vòlto ad esse ed ha
appreso il significato del Suo decreto decisivo.
Q
uesto è il Giorno in cui i più eccellenti favori diDio sono stati dispensati agli uomini, il Giorno in cui
la Sua più potente grazia è stata infusa in tutte le cose
create. Incombe l'obbligo a tutti i popoli del mondo di
conciliare i dissensi e, in perfetta unione ed in pace,
dimorare sotto l'ombra dell'Albero delle Sue cure e
133
della Sua amorosa benevolenza. Essi hanno l'obbligo
di attenersi a qualsiasi cosa che in questo Giorno conduca
all'esaltazione dei loro stadi ed a promuovere i
loro migliori interessi. Felici coloro che la
gloriosissima Penna si è mossa a ricordare e benedetti
quegli uomini i cui nomi, in virtù del Nostro
inscrutabile decreto, abbiamo preferito celare.
Implorate il vero unico Dio di concedere che tutti
gli uomini siano benevolmente assistiti a compier ciò
che sia accettabile ai Nostri occhi. Presto il presente
ordine sarà chiuso ed uno nuovo sarà aperto in sua
vece. Invero il Signore dice la verità ed è il
Conoscitore delle cose invisibili.
134
135
Abbreviazioni
Aq. Kitáb-i-Aqdas, il Libro Più Santo.
ESW. Epistle to the Son of the Wolf (Epistola al Figlio del
Lupo) (Bahá'í Publishing Trust, Wilmette; 1949).
SPIG. Spigolature dagli Scritti di Bahá'u'lláh (edizione Italiana,
Roma; 1956).
PDC. The Promised Day Is Come (Il Giorno Promesso è Giunto),
di Shoghi Effendi (Bahá'í Publishing Trust,Wilmette;1941).
SM. Súriy-i-Mulúk (Tavola ai Re, citata in varie opere).
RV. Tavola alla Regina Vittoria.
Pagina
5 Parte del racconto scritto dall'orientalista E. G. Browne,
delle parole rivoltegli da Bahá'u'lláh in occasione della sua
visita a Bahjí nel 1890. (Vedi Browne, A Traveller's Narrative,
Introduzione, pag. x1, Cambridge University Press,
1891).
19 Aq. citata nelle SPIG. CV; l'ultimo paragrafo di questo
passo che inizia « Noi non vi abbiamo chiesto nulla.. .»
pag. 21, è preso dal Kitáb-i-Aqdas ed è citato nel PDC. A
pag. 26.
20 Tutto questo passo che inizia « O Re della terra . . .» è preso
dalla Súrìy-i-Mulúk; il primo paragrafo è citato nel PDC.
20/21; i seguenti quattro paragrafi sono citati nelle SPIG.
CXVIII, pagg. 275/276, e gli ultimi tre paragrafi nelle
SPIG. CXVI, pagg. 270, 271 e 272.
26 RV. citato nelle SPIG. CXIX.
27 Citato nelle SPIG. CII.
31 Tavola a Napoleone III citata in ESW., pagg. 46 e seg.
41 Tavola allo Zar Alessandro Il, citata nel PDC. 32.
47 Tavola alla Regina Vittoria, citata nel PDC. 34, Cf.
pagg. 12, 69.
Pagina
53 Tavola a Guglielmo I; Aq. citata nel PDC. 36.
136
57 Tavola all'Imperatore Francesco Giuseppe; Aq. citata nel
PDC. 37.
61 Tavola al Sultano 'Abdu'l-Azíz; SM. citato nelle SPIG.
CXIV.
71 Tavola a Násiri'd-Dín Sháh, citata nel PDC. 40.
77 Tavola ai Governanti d'America; Aq. citata in « Citadel of
Faith
» 18.81 RV. citata nelle SPIG. CXX.
87 Aq. citata nelle SPIG. XCVIII.
88 Il passo che inizia « O accolta di teologi . . . » ed i quattro
passi seguenti, sono citati in PDC. pagg. 84, 85, 86.
92 I quattro passi che iniziano « Quei teologi.. . che sono vera
mente.. .» sono citati in PDC. pag. 115.
93 Il passo che inizia « O accolta dì teologi! D'ora innanzi non
dovete. . .» è citato in PDC., pag. 84.
97 Tavola al Papa Pio IX, citato nel PDC., pag. 30.
101 Citato nel PDC., pag. 78.
103 « Chiama Sion, o Carmelo. ..» Tavola del Carmelo, citata in
SPIG. XI, pag. 19.
103 « La Più Grande Legge è venuta... » citato nel PDC., 78
104 « Il Respiro è stato alitato... » citato nel PDC., 79.
104 « Presta orecchio . . . » citato in ESW., 144.
104 « O accolta di Cristiani! Già in una precedente . . . » citato
align=left>nel PDC., 109/110.
105 «Noi, invero, siamo venuti...» citato nel PDC., 110.
106 I quattro passi indirizzati a: patriarchi, arcivescovi, vescovi
(due) citati nel PDC., 104, 105.
108 I due passi: « O accolta di sacerdoti . . » citati nel PDC., l05.
108 « O accolta di monaci.. . »; Tavola a Napoleone III, ripetuta
in ESW. pag. 49; cit. PDC., 106.
109 « O accolta di monaci. . . » cit. nel PDC., 106.
110 « Considerate similmente quanto numerosi. » cit. PDC., 107.
110 «Leggete il Vangelo...» cit. PDC., 107.
111 Cìtaz. nelle SPIG. XVIII, 4° par. a pag. 50.
112 Citaz. nelle SPIG. XVII.
Pagina
114 « O accolta di teologi Persiani. . .» cit. nel PDC., 92.
137
115 « O voi teologi della Città. . .» SM. cit. nel PDC., 92.
116 « Per causa vostra l'Apostolo . . . » cit. nel PDC., 91.
117 «Di tutti i popoli del mondo. ..» cit. nel PDC., 90.
117 « In questo giorno il mondo olezza. . .» cit. nel PDC., 91.
117 «O accolta di teologi. . .» cit. nel PDC., 91
118 «O sommi sacerdoti...» cit. nel PDC., 79.
118 « Qualsiasi cosa sia stata annunziata. . . » cit. nel PDC., 79.
118 « Questo non è il giorno . . . » cit. PDC., 80.
118 « O sommi sacerdoti . . .» cit. nel PDC., 80.
123 «L'ora preordinata...» cit. in SPIG., X.
123 « In verità Io dico, questo è il Giorno . . » cit. in SPIG., VII.
124 «O voi figli degli uomini. . .» cit. in SPIG., CX.
125 «O popoli e tribù della terra in conflitto. . . » cit. in SPIG.,
CXI.
126 « Il Grande Essere . . . » cit. in SPIG., CXVII.
128 « Il Medico Sapientissimo . . . « cit. in SPIG., CVI.
129 « O popoli della terra . . . « Aq. cit. in SPIG. LXXI I, 2° par.
130 « L'equilibrio del mondo... « Aq. cit. in SPIG., LXX.
131 «O voi popoli del mondo...» Aq. cit. in SPIG. CLV da
pag. 364.
132 «Questo è il giorno . . . » cit. in SPIG., IV.